8 GARE IN 4 WEEKEND PER MARCO GAGGI, CHE APRE IL SUO TOUR DE FORCE COL GP DI CATALOGNA

Otto gare in appena quattro fine settimana: è un autentico tour de force quello che attende Marco Gaggi, che lo inizierà da questo weekend affrontando sul circuito di Montmeló in Spagna il round 6 del Mondiale 2021 di Superbike Supersport 300. Il diciassettenne pilota fanese del team italiano Motoxracing with S97 Racing ha già saggiato l’anno scorso il tracciato barcellonese, mancando la qualificazione richiesta dal regolamento della passata edizione iridata complici anche le burrascose precipitazioni di quei giorni. Il periodo è lo stesso e la pioggia per ironia della sorte potrebbe condizionare pure questo nuovo appuntamento del GP di Catalogna, che lo rivedrà in pista dopo lo spettacolare volo (senza conseguenze fisiche) dalla sua Yamaha R3 nella race 2 della tappa francese di Magny-Cours. Comincerà domani (venerdì 17) coi due turni di prove e proseguirà sabato dalle 9:45 con la Superpole per la definizione della posizione nella griglia di partenza delle solite due corse in programma, una sabato dalle 12:45 e l’altra domenica dalle 13:45, entrambe trasmesse in diretta su Sky Sport Action. <E’ davvero un bel tour de force quello che inizierà a Barcellona ed in un mese mi porterà anche a correre a Jerez de la Frontera e Portimao sempre per il Mondiale ed a Vallelunga per il Campionato Italiano Velocità – conviene Marco Gaggi, fiero nello sfoggiare nella sua tuta il city brand del Comune di Fano e lo stemma di Amici Senza Frontiere e voglioso di incamerare i primi punti in classifica – Faccio però la cosa che più mi piace e quindi la vedo come una grande opportunità, che cercherò di sfruttare al massimo per proseguire la mia crescita ed ovviamente anche per togliermi delle soddisfazioni da condividere col mio Team, i miei sponsor, la mia famiglia e tutti quelli che non mancano mai di farmi sentire la propria vicinanza ed il loro affetto sia di persona che sui social. Queste ultime due annate sportive sono state molto impegnative per me, ho avuto a che fare con nuove sfide e diversi ostacoli, e ci si è messo pure il Covid a complicare il percorso, ma sono queste le esperienze che ti formano come uomo e come atleta>.

 

 

 

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