Bando Alloggi Popolari, prorogata al 18 marzo la scadenza per le domande
“L’avviso per aggiornare la graduatoria, per l’anno 2020, connessa all’assegnazione di appartamenti di Edilizia Residenziale Pubblica verrà riaperto il 16 febbraio per altri 30 giorni. Va specificato che questa proroga contempla il possesso degli stessi requisiti previsti per l’avviso pubblicato a dicembre affinché venga garantita l’uguaglianza di condizioni verso tutti i richiedenti”.
Lo dichiara l’assessore al Welfare di Comunità, Dimitri Tinti, (nella foto) comunicando la riapertura dei termini fino al 18 marzo, a seguito della richiesta di verifica amministrativa avanzata dai consiglieri grillini, accolta parzialmente. “Gli esponenti dei 5Stelle, spesso eccessivamente fiscali, hanno puntato il dito sulle procedure relative all’accesso per l’assegnazione, dei più noti, alloggi popolari.
Nel loro mirino sono finite sia la nostra scelta di veicolare le domande esclusivamente tramite procedura telematica sia la riduzione temporale a 30 giorni della finestra in cui abbiamo reso operativa la partecipazione dei soggetti interessati. Come era facile intuire, l’obiezione grillina contro la nostra decisione di rendere vincolante il possesso dell’identità SPID, di cui sarà obbligatorio averne le credenziali dal 28 febbraio per accedere a tutti i siti della Pubblica Amministrazione, è stata respinta. In questo senso, importante è stato il supporto del FabLab che, gratuitamente, ha fornito assistenza per la procedura on line al 60% di coloro che hanno fatto richiesta per l’alloggio pubblico.
Un servizio di competenza comunale che si è rivelato funzionale ed efficace per coloro che avevano poca conoscenza delle tecnologie informatiche. Invece, sul secondo quesito dei grillini, gli organismi interni comunali hanno ritenuto opportuno prorogare di altri 30 giorni la riapertura dei termini dell’Avviso.
Su questo ultimo punto Tinti specifica che: “Esclusa la possibilità di saltare l’annualità 2020 per l’aggiornamento della graduatoria in base a quanto prevede la normativa regionale, non penso che con la riapertura dei termini otterremo una partecipazione più consistente.
Infatti, già a dicembre avevamo riscontrato 61 nuove domande, aggiunte alle 13 di aggiornamento. Una media che si è confermata perfettamente in linea con il trend del 2019, nonostante i tempi dimezzati. In questo modo offriamo a coloro che non hanno ancora presentato domanda di essere ammessi in graduatoria partecipando così al bando. Un pizzico di rammarico lo provo perché coloro che avevano avanzato la richiesta a dicembre dovranno attendere tempi più lunghi per completare l’iter e la relativa assegnazione degli alloggi pubblici”.