Abbattimento alberi su Viale Gramsci: “E’ una questione di sicurezza”
In seguito alla discussione maturata in questi giorni, l’assessore Cristian Fanesi spiega nel dettaglio l’intervento che è stato effettuato dopo analisi visive e strumentali
L’amministrazione comunale, nello specifico l’Assessorato ai Lavori pubblici e l’ufficio Verde pubblico, in seguito alla discussione di questi giorni in merito all’abbattimento di alcune piante su Viale Gramsci, interviene facendo alcune precisazioni.
“Lo scorso aprile – spiega l’assessore Cristian Fanesi – l’ufficio tecnico dell’Assessorato ai Lavori pubblici ha commissionato al dottore forestale Andrea Ciancamerla, la valutazione di stabilità di alcuni alberi piantati in alcune zone sensibili della città per verificarne un’eventuale pericolosità. La prima situazione pericolosa è emersa su Viale Gramsci dove si è reso necessario l’immediato abbattimento di tre platani. Sempre su Viale Gramsci, inoltre, si è proceduto ad analizzare accuratamente altri 12 platani (piantati negli anni 50) e 1 leccio per i quali successivamente è stata effettuata una valutazione di stabilità con metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment ) conducendo un accurata ispezione al fine di individuare sintomi esterni dai quali è possibile cogliere segnali della presenza di difetti meccanici, fisici e biologici all’interno dell’albero. Come si evince dalla foto in allegato, gli alberi sono risultati essere ammalorati pertanto si è deciso di continuare l’intervento e provvedere alla loro rimozione”.
Oltre a quella visiva, è stata effettuata un’analisi strumentali con apparecchiature all’avanguardia. La metodologia di analisi si sviluppa secondo un iter logico procedurale che prevede anamnesi, diagnosi, prognosi e prescrizioni valutando ogni singola pianta a vari livelli, separati da un punto di vista della stabilità, ovvero: radici, colletto, fusto, castello, chioma e rami. E’ stato eseguito anche un ulteriore approfondimento strumentale, al fine di quantificare le anomalie interne e valutare la resistenza meccanica residua dell’albero o di sue parti. Infine è stata assegnata una classe di propensione al cedimento che fa riferimento al protocollo adottato dalla SIA (Società Italiana di Arboricoltura).
Rigettate al mittente le accuse di “tagli” effettuati solo per contenere i costi o per questioni legate ad aspetti economici o ad eventi: “Considerata la mole di traffico che quotidianamente transita sul Viale – riprende Fanesi – abbiamo ritenuto opportuno agire in questo modo al fine di garantire la sicurezza agli autoveicoli e soprattutto alle persone. Se avessimo tenuto conto del Carnevale e dell’altezza dei carri – precisa Fanesi – saremmo intervenuti entro febbraio e non a maggio. Non dimentichiamoci poi che a questo intervento ne seguiranno altri di riqualificazione che, oltre a Viale Gramsci, comprendono anche l’area del Pincio e l’area ex Agip, tutti ovviamente senza depauperamento del verde pubblico”.