Intitolato il Piazzale della Provincia all’ex presidente Vito Rosaspina, presenti anche la moglie Nadia Giommi e la figlia Rita
Giuseppe Paolini ha ringraziato la consigliera provinciale Barbara Massi per la proposta, poi approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale
Con la partecipazione della moglie Nadia Giommi e della figlia Rita Rosaspina, si è svolta la cerimonia di intitolazione del piazzale interno della Provincia di Pesaro e Urbino a Vito Rosaspina, scomparso nel 2018, “uomo politico, partigiano, sindaco di Piandimeleto e presidente della Provincia di Pesaro e Urbino dal 1980 al 1993, militante della democrazia e difensore della libertà, prediligendo sempre le vie del dialogo”, come recita la targa scoperta dal presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini insieme agli ex presidenti Palmiro Ucchielli (sindaco di Vallefoglia e consigliere provinciale), Matteo Ricci (sindaco di Pesaro) e Daniele Tagliolini, ai sindaci di Piandimeleto Veronica Magnani, di Fano Massimo Seri e di Urbino Maurizio Gambini,ai consiglieri provinciali Barbara Massi e Alessandro Piccini (sindaco di Cantiano), a Simonetta Romagna in rappresentanza dell’Anpi provinciale, all’ex assessore del Comune di Piandimeleto Riziero Severi, al segretario provinciale del partito socialista Riccardo Pozzi e ad altre persone che hanno condiviso con lui esperienze politiche e umane. “Devo ringraziare Barbara Massi – ha detto Giuseppe Paolini – per la sollecitazione ad intitolare questo spazio a Vito Rosaspina, idea subito condivisa con Palmiro Ucchielli e poi approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale. Dal 2001 ad oggi l’Amministrazione provinciale ha dedicato diversi spazi istituzionali alla memoria di cittadini che sono stati esempio di vita e di impegno pubblico nella nostra storia locale: Wolframo Pierangeli, Adele Bei, Sara Levi Nathan, Giusepep Mari, Erivo Ferri, Giuseppe Angelini, Valerio Volpini, Aldo Brilli-Cattarini. Oggi riprendiamo questo filo conduttore con l’intitolazione del piazzale della Provincia a Vito Rosaspina, da tutti ricordato per l’impegno con cui ha messo a disposizione la propria esistenza per la crescita civile e democratica del territorio provinciale”.
Un velo di commozione negli occhi della moglie di Rosaspina Nadia Giommi, che ha ringraziato la Provincia per averne voluto ricordare la figura umana e politica. “E’ stato un combattente, ha lottato sempre per i propri ideali, senza restare mai dietro le quinte, ma in prima fila a condurre le battaglie che riteneva giuste. Ho vissuto con lui 47 anni, condividendo il percorso politico ed il percorso di vita, mi porto ancora dietro i suoi insegnamenti. Visto che è stato tumulato al cimitero di Piandimeleto ed io abito a Pesaro, non potendo sempre andare a trovarlo quando passerò qui davanti, vedendo questa targa, lo sentirò più vicino. Volgerò lo sguardo e gli manderò un bacio”.
Il sindaco di Piandimeleto Veronica Magnani lo ha descritto come “uomo tenace, concreto, intelligente, con una profonda conoscenza del territorio, punto di riferimento per tutto l’Alto Montefeltro ed in particolare per Piandimeleto, sempre attento alle dinamiche della provincia anche quando non era più rappresentante politico”. Il sindaco di Fano Massimo Seri, che ha condiviso con Rosaspina parte del percorso politico e amministrativo, ha ricordato le grandi intuizioni ed alcune opere, tra cui il potenziamento della viabilità provinciale e l’inizio del progetto legato alla Guinza, la metanizzazione ad uso civile dell’entroterra, il rapporto tra costa ed aree interne, “Era molto legato a Fano, dove ha vissuto. Amministratore dinamico, poliedrico, passionale, è stato un combattente nel vero senso della parola, con un lato tenero che non rivelava mai, ma che si leggeva nella generosità verso le persone fragili. Per il suo funerale, volle la presenza della banda di Candelara per suonare ‘Bella Ciao’”.