Fano ricorda i 100 anni del “Milite Ignoto”
Una giornata che vuole ricordare il passato in modo da proteggere il futuro, attraverso la memoria. Fano vuole rendere omaggio al “Milite Ignoto” a cui il sindaco consegnerà domani 4 novembre la cittadinanza onoraria, in occasione dei cento anni dalla sua traslazione all’Altare della Patria (Roma, 4 novembre 1921-2021). Dopo la 1ª Guerra Mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno. Organizzata dall’amministrazione Comunale con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Fano, dell’Associazione Nazionale Carabinieri Fano e il Polo 3 di Fano, quella del 4 novembre sarà una giornata ricca di eventi, suddivisi in due momenti: si parte alle 9 di mattina con la cerimonia della bandiera a mezz’asta alla Darsena Borghese e successivamente la deposizione di una corona di alloro al Monumento dei Caduti di tutte le guerre in Via Buozzi. Invece, alle 17 in Sala Verdi al Teatro della Fortuna si entrerà nel vivo di questa celebrazione con letture, la proiezione di un docufilm realizzato dagli studenti del Polo 3 fino al momento topico della consegna da parte del sindaco Seri della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
“Un grande gesto simbolico – afferma il Sindaco Seri – per rinnovare il senso di unità del nostro Popolo che si raccoglie e si riconosce, ancora oggi, nel gesto di quella madre che scelse tra 11 bare di militari italiani mai identificati, caduti durante il primo conflitto mondiale, colui che divenne il Milite Ignoto. In quel momento la salma di nessuno divenne il figlio di tutta la nazione. Un sentimento forte che ci deve continuare a tenere uniti valorizzando la pace e la fratellanza tra tutti i popoli”.
“E’ per noi un atto di coerenza recuperare questa pagina della nostra storia, declinandola in una chiave valoriale – chiosa l’assessora Brunori -. La cittadinanza al Milite Ignoto vuole essere un messaggio di confronto e di dialogo soprattutto verso le nuove generazioni che hanno il diritto di conoscere e approfondire quelli che sono i riferimenti della nostra storia. I ragazzi hanno compreso lo spirito di questa iniziativa, offrendo il proprio contributo, così da arricchire e rafforzare l’appartenenza alla nostra identità”.
“Un appuntamento con la Storia del nostro Paese, per recuperare la memoria collettiva e individuale di una delle pagine più drammatiche della nostra storia nazionale – commenta l’Assessore alla Memoria, Samuele Mascarin – Un momento di riflessione, con il coinvolgimento e il contributo del mondo della scuola, per volgere lo sguardo al futuro e fare dei valori della pace e della fratellanza una scelta consapevole nel nostro presente”.
“Questo collegamento tra la nostra storia e quello che vogliamo essere oggi, intende ancorare le radici verso le nuove generazioni – sostiene Pio Bracco, Presidente A.N.M.I Fano -. La Prima Guerra Mondiale ha avuto la forza di essere un grande collante per il nostro Paese: siciliani, piemontesi e toscani si sono ritrovati uniti per difendere l’Italia, caratterizzati da una connessione che li ha resi uguali, nonostante le profonde differenze sociali, culturali e territoriali. Questa ricorrenza vuole rinvigorire la nostra tradizione storica e ricordarci di coloro che hanno donato la propria vita a difesa degli altri”.