“E fa’ saper a’ duo miglior di Fano” Dante, Boccaccio e Fano tra Comune e Signoria
La Fondazione Carifano presenta il libro di Dante Piermattei
E’ in programma venerdì 26 novembre alle ore 17,30 nella sala di rappresentanza della Fondazione Carifano la presentazione del libro di Dante Piermattei “E fa’ saper a’ duo miglior di Fano”. Il volumetto si pone come fuori calendario e a chiusura del più ampio ventaglio di iniziative messe in atto a Fano per le celebrazioni dantesche “FanoXDante” nel 7000 anniversario della morte del poeta.
Lo studio di Piermattei, riccamente illustrato, prende in considerazione il particolare rapporto sorto tra il poeta e la nostra città suggerito dalle citazioni nella Divina Commedia, nelle Cantiche di Inferno e Purgatorio. Fano e sue eminenti icone storiche nel periodo medievale: Iacopo, Guido del Cassero e Angiolello da Carignano. Vengono valutate le strette concordanze tematiche tra il testo della lapide riferita a Iacopo per la sua sepoltura in San Domenico e i versi che di lui e la sua triste sorte parlano nel quinto canto del Purgatorio, con una domanda: é la lapide che si ispira ai versi danteschi o il contrario? Può ritenersi fondata l’ipotesi di una presenza a Fano del poeta in rapporto ad una sua dimestichezza con la famiglia guelfa dei del Cassero fanesi?
Quindi viene svolto il tema delle lotte tra Guelfi e Ghibellini a Fano e altrove con la connessa vicenda del tentativo riuscito dei Malatesta riminesi, dei quali si pubblicano le schede biografiche, di impadronirsi della città e suo territorio attraverso l’elimizione proditoria di Guido del Cassero e Angiolello da Carignano, “I duo miglior di Fano”. Si passa quindi all’esame di particolari aspetti della figura di Dante e della curiosità metapsichica dei tredici canti finali del Paradiso scomparsi alla morte del poeta e poi, a detta di Boccaccio, fatti ritrovare al figlio dell’Alighieri, Iacopo, con l’apparizione del padre in sogno a indicargli dove gli aveva nascosti.
Infine viene illustrato il profilo di Giovanni Boccaccio esegeta e propagatore della massima opera dantesca, anche lui a menzionare Fano nella quinta novella della quinta giornata del Decamerone riportando l’intero racconto rielaborato.
La finalità del lavoro, stilato con chiaro intento divulgatorio, è quella di portare alla conoscenza, soprattutto del ceto giovanile studentesco, elementi di cultura locale ricchi di fascino e tuttora in grado di darci un’immagine più chiara e consapevole delle nostre radici storiche.
Il libro viene posto in distribuzione gratuita.
A presentarlo, dopo i saluti del presidente della Fondazione Carifano Giorgio Gragnola, sarà il prof. Samuele Giombi nella sua veste di componente della Delegazione di Storia Patria delle Marche.