Kamasi Washington – Heaven and earth
Cielo e terra, un ottimo titolo per quello che possiamo definire un album di “nuovo spiritual jazz”. Dopo il successo ottenuto con l’album “The epic”, pubblicato nel 2015, il compositore e sassofonista Kamasi Washington pubblica “Heaven and earth”. Tra questi due album c’è la pubblicazione dell’Extended Play (un mini album con 6 tracce) intitolato “Harmony of difference”. Lo spiritual jazz proposto da Kamasi Washington è “nuovo” perchè il musicista in questione, all’età di 37 anni, si è già guadagnato la stessa autorevolezza musicale dei suoi predecessori come John e Alice Coltrane, Pharoah Sanders, Sun Ra e Don Cherry. Kamasi Washington si era già messo in luce grazie alle collaborazioni con noti artisti hip-hop, in particolare con Kendrick Lamar nell’album pluri-premiato “To pimp a butterfly”. Il concept dell’album è diviso in due parti: quella del cielo (spirituale) e quella terrena. La parte “Heaven”rappresenta come Kamasi vede interiormente il mondo mentre quella “Earth” rappresenta la sua visone del mondo all’esterno. Ad aprire l’album, la parte terrena, c’è una grande cover del tema di un film di Bruce Lee (“Dalla Cina con furore”) intitolata “Fists of fury”. Altre cover presenti nell’album sono “Hub-tones” di Freddie Hubbard, “Will you love me tomorrow” di Carole King e “Ooh Child” di Stan Vincent. “Connections” è un brano dalle atmosfere spaziali mentre “Testify” è una fusione di soul, jazz e musica caraibica. La parte del cielo inzia invece con la ninna-nanna dei viaggiatori spaziali (“The space travelers lullaby”) che ricorda moltissimo il sound di Sun Ra. Molto “afrobeat” è il brano “Vi lua vi sol” in cui la voce di Brandon Coleman è filtrata dal vocoder. Non manca l’episodio funk che possiamo ascoltare in “Street fighter mas” in cui si assapora il suono di Earth Wind & Fire e Miles Davis insieme. “Heaven and earth” è pubblicato nelle versioni doppio LP in vinile che doppio CD; quest’ultima contiene un terzo bonus disc, nascosto nella copertina interna, con 3 brani originali (“The secret of Jinsinson”, “My family” e “Agents of multiverse”) più le anzidette cover di Carole King e Stan Vincent.