Fossombrone Teatro Festival 2023 – ventesima edizione
“IL CORSARO NERO: LETTURE SALGARIANE IN MUSICA”
ARTISTI
David Riondino, voce recitante
Fabio Battistelli, clarinetto solista, accompagnato dalla Banda Musicale Citta di Fossombrone
diretta dal maestro Marco Fratini Musiche originali a cura di Luciano Garosi Ideato e curato da David Riondino
Il romanzo di Emilio Salgari ridotto e letto da David Riondino, ambientato da musiche bandistiche e da disegni originali di Milo Manara. Il mar dei Caraibi, una vendetta, un amore contrastato: gli amici flibustieri, le tempeste, gli arrembaggi, le battaglie, le foreste. Tutto l’immaginario salgariano, che ricorda i furori e le dolcezze della contemporanea gloria dell’Opera, si raccolgono in questo capolavoro di letteratura di avventura. Salgari, fosse stato un contemporaneo, avrebbe fatto una concorrenza implacabile a Indiana Jones, a Star Trek e quant’altro. I suoi romanzi sono sceneggiature, la sua fantasia formidabile, e profondamente italiana. La lettura scenica con immagini e musica del Corsaro Nero vuole essere un omaggio a tutta la sua opera, che varrebbe la pena fosse per intero, un po’ alla volta, attraversata e riscoperta.
BIOGRAFIA DI DAVID RIONDINO
Figlio di un maestro elementare, Luigi Riondino, esponente della avanguardia educativa, amico di eminenti personalita della cultura forentina quali Primo Conti e Giorgio La Pira. Toscano, ha lavorato per dieci anni come bibliotecario alla Nazionale di Firenze. Nell’ambiente musicale forente degli anni settanta, Riondino inizia a sperimentarsi come cantautore. Nel 1979, pubblica con l’etichetta Ultima Spiaggia il primo album, David Riondino. Tra il dicembre 1978 e il gennaio 1979 ha l’occasione unica di aprire i concerti nella tournee di Fabrizio De Andre con la Premiata Forneria Marconi (Patrick Djivas e Franz Di Cioccio avevano suonato nell’album d’esordio appena uscito). L’anno successivo esce il secondo disco Boulevard. Accanto alla passione per la musica, emerge un talento notevole per l’improvvisazione di ogni genere di spettacolo (aiutato dalla parlantina) che lo porta al debutto come comico al teatro Zelig di Milano a soli 22 anni. La sua attivita a teatro come al cinema e in televisione continua a integrare e miscelare generi e forme di espressione, dalla poesia alla satira, dalla musica alla letteratura, arti visive e tradizionali, in un linguaggio che chiama “la perfetta commistione tra musica, scrittura e disegno”. Sviluppa cosi allo stesso tempo la sua attivita di direttore e consulente artistico.
INTERVISTA A DAVID RIONDINO
– L’amore e la fascinazione per Salgari e le sue opere è il motore del suo spettacolo. Da dove nasce l’interesse per l’autore e cosa dobbiamo aspettarci dalla performance d’apertura della ventesima edizione del Fossombrone Teatro Festival?
“Salgari mi incanta sin dai tempi che ero ragazzo. Non sono il solo, evidentemente. Il
salgarismo è un tratto della fantasia nazionale. Fantasia ancorata al reale, coi veri nomi degli alberi della jungla, dei tornados, dei generali e delle guerre in Paraguay o delle conchiglie di chissa dove… La realta è talmente ampia da confnare con la fantasia, pare dirci Emilio. Io leggerò una riduzione del “Corsaro nero”, accompagnata da brani bandistici: come in un flm, o meglio come leggendo il trattamento e la sceneggiatura di un flm. D’altronde Salgari può dirsi un grande sceneggiatore prima del cinema: dal suo cantiere è uscito molto più materiale che non dalla Hollywood di Indiana Jones”.
- – E’ il ventennale del Fossombrone Teatro Festival e lei possiamo dire ne è stato negli anni fgura storica e presente sin dagli albori. Cosa prova nel vedere la crescita di questo appuntamento oramai imprescindibile dell’estate teatrale marchigiana? Cosa ricorda con più affetto di tutti questi anni trascorsi?“Ricordo con molto affetto l’attenzione del presidente Fiorelli a questa creatura eccentrica, elegante, che trovava via via consensi nella comunita marchigiana. E’ importante che ci sia chi cura un festival come fosse un giardino di proposte sempre nuove: i giardini artistici rispondono benissimo. Il resto lo ha fatto lo stile, sempre molto elegante, delle Marche”.
- – In conclusione, quali sono i progetti in cantiere per il futuro?“In cantiere c’è un flm che deve uscire che interpreto, e l’idea di riprendere a fare dischi e concerti. Ho molto materiale che preme. Magari avremo l’occasione di presentarlo a Fossombrone”.