RAFFAELLO SANZIO: CULTO E MITO NELL’OTTOCENTO
Venerdi 30 novembre alle ore 17,00 nella sala di rappresentanza della Fondazione Cassa di RIsparmio di Fano in via Montevecchio la Professoressa Cecilia Prete docente di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli studi di Urbino in occasione delle celebrazioni dedicate al quinto centenario della morte di Raffaello avvenuta a Roma nel 1520, ci presenterà la descrizione di uno dei più grandi artisti di tutti itempi.
L’artista nato a Urbino nel 1483, riscontra una grande fortuna nel corso dei secoli fino a raggiungere nell’Ottocento un vero e proprio processo di mitizzazione consolidato e alimentato nel clima del romaniticismo storico. Ciò si dimostra, ad esempio, attraverso la produzione di numerose copie delle sue opere e degli autoritratti, la ricostruzione, anche fantasiosa, dei momenti salienti della sua vita e dei suoi amori, la fondazione, nella sua città natale, dell’Accademia Raffaello, la realizzazione di un monumento commemorativo e l’acquisto della casa dove nacque (l’attuale casa Raffaello), con il contributo della comunità locale e degli stranieri. Il tema trattato sarà l’occasione per ripercorrere le principali tappe della vita e dalla produzione artistica del maestro urbinate.