Cosa comprano i fanesi? Sabato 25 novembre i risultati dello studio socioeconomico
Verrà presentato sabato 25 novembre alle 18,30 in Sala della Concordia lo studio Socio-Economico redatto dalla società Demoskopica su input dell’amministrazione comunale che ha coinvolto 1500 intervistati. Una fotografia puntale e aderente al momento attuale che stiamo vivendo. Interverranno Raffaele Rio, presidente di Demoscopika e Luigi Chiarello, direttore di Italia Oggi, due figure che, partendo dal contesto cittadino, metteranno in rilievo quelle politiche dedicate al rilancio dei negozi di prossimità in quanto strumenti indispensabili non solo dal punto di vista commerciale, ma anche sociale e turistico di una città moderna.
“Dopo il Covid, insieme al Tavolo Economico, abbiamo sentito la necessità di studiare una serie di azioni per rilanciare il commercio di prossimità – fa notare l’assessore al Commercio Etienn Lucarelli -. Così abbiamo commissionato a Demoskopica l’incarico per svolgere un’indagine congiunturale sul nostro sistema economico e sabato pomeriggio illustreremo agli operatori economici e a tutti quei soggetti interessati i risultati di questa importante focus”.
Lucarelli poi mette a fuoco gli obiettivi di questo progetto. “Sono stati analizzati i comportamenti e le abitudini di acquisto dei fanesi e dei residenti in altri comuni limitrofi all’area comunale. E’ stato misurato il livello di attrattività del Centro storico nei confronti del target di riferimento (consumatori fanesi e non residenti a Fano). Si è voluto approfondire su argomenti come le abitudini e la propensione all’acquisto nel post-pandemia, l’analisi del reddito e la disponibilità tipica di spesa con un particolare riferimento ai cittadini e al centro storico. I risultati emersi nel corso dell’attività di ricerca costituiscono la base su cui andare a costruire la nostra strategia per rafforzare il commercio di prossimità e tutelare le attività commerciali del centro storico. Conoscere per agire, ma anche riflettere per valorizzare”. Lucarelli evidenzia anche il bisogno di “comprendere vantaggi competitivi e aree su cui intervenire, direzionando le azioni istituzionali in maniera sempre più efficace. Ma sono ugualmente importanti per gli operatori per orientare la loro offerta di qualità alle richieste di un mercato sempre più mutevole ed esigente. Sottolineo che il pregio sta anche nel dialogo e nel confronto costante del Tavolo Economico con cui si c’è un’ottima intesa e sintonia per il bene della città”.