Orfani di crimini domestici: prosegue il ciclo di incontri formativi promossi dal progetto Airone
Il Cante di Montevecchio, nel quadro del progetto Airone, organizza una nuova formazione destinata ad avvocati, magistrati e tutori su un fenomeno di sempre maggiore impatto sociale: gli orfani di crimini domestici.
Il Progetto, di cui è capofila Il Giardino Segreto, viene realizzato da una rete di 28 partner tra cui il Cante di Montevecchio referente per la regione Marche.
Airone, selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile, si prefigge la costruzione di una solida rete che sostenga gli orfani nella loro crescita, agendo sull’elaborazione e attuazione di un modello di presa in carico integrata sia dei minori, sia delle famiglie affidatarie, favorendo il capacity building delle reti territoriali e strutturando azioni di prevenzione, sensibilizzazione e formazione a livello nazionale.
La formazione, rivolta ai professionisti della giustizia, è un’occasione preziosa per aumentare competenze, conoscenze dei fatti e delle esperienze sottesi ai casi di femminicidio e/o violenze intrafamiliari, aumentando al contempo il livello di comportamenti che possono essere di effettivo supporto agli orfani di femminicidio e alle famiglie affidatarie.
Attraverso il ciclo di incontri formativi avviato da novembre 2023, si vuole incidere in maniera significativa sulle diverse categorie professionali che si interfacciano con gli orfani di crimini domestici e con le loro famiglie. Infatti come sottolinea l’Avv. Patrizia Schiarizza, presidente de Il Giardino Segreto e coordinatrice del progetto Airone, “è necessario intendere la formazione non secondo una logica settoriale e di categoria, bensì sulla base di una visione olistica che permetta un reale scambio di conoscenze, competenze tra le diverse professioni”. “Attraverso le formazioni promosse da Airone desideriamo che i professionisti si contaminino anche di strumenti, linguaggi non direttamente legati alla loro professione per poter avere una visone più articolata della violenza intra-familiare” prosegue la Presidente.
Il Dott. Marco Aguzzi, referente di Airone per la Regione Marche, evidenzia le finalità del ciclo di incontri formativi quali momenti “per condividere con le diverse categorie di professionisti le conoscenze basilari per comprendere le condizioni degli orfani di crimini domestici e delle loro famiglie”. Aguzzi aggiunge inoltre: “aspiriamo ad un confronto appassionato su un tema che spesso diventa secondario perché la cronaca sottolinea gli aspetti più spettacolari di queste tragiche vicende ma poi tende a dimenticarne i protagonisti. Auspichiamo quindi che questi scambi in sede di formazione professionale possano aprire nuovi spazi di considerazione, garanzie ed opportunità per i bambini ed i giovani interessati”.
L’attenzione ai più giovani è da sempre al centro delle preoccupazioni del Cante di Montevecchio così come ricorda il suo presidente, il Dott. Giovanni di Bari: “La nostra Associazione ha a cuore le bambine ed i bambini in momenti di fragilità da oltre un secolo. Nell’occuparci di dare loro un futuro dignitoso e nell’accompagnarli attraverso uno sviluppo il più possibile sano, non potevamo non porre la nostra attenzione ed il nostro impegno anche verso gli orfani di femminicidio”. Il Cante ha saputo sensibilizzare diversi portatori di interesse così come evidenzia il Dott. di Bari: “Insieme a noi, molti altri professionisti si sono lasciati coinvolgere in questo prezioso progetto. Uno degli nostri obiettivi, che proviamo a realizzare anche attraverso questi momenti formativi, è quello di costruire un sistema di interventi appropriato e coerente, per poter offrire a chi ne ha necessità un aiuto concreto e professionale”.
La formazione è gratuita e si svolgerà venerdì 1 marzo (dalle ore 14 alle ore 18, in presenza c/o la Mediateca Montanari di Fano e da remoto tramite piattaforma Zoom) e sabato 2 marzo (dalle ore 9 alle ore 18, da remoto tramite piattaforma Zoom).
Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione e 4 crediti formativi.
Nelle foto dall’alto, Giovanni Di Bari, Marco Aguzzi e Patrizia Schiarizza