Gradara in Islanda per “giocare con la storia”

Il borgo marchigiano ospite alla conferenza Snorra Sturlusonar di Reykholt

Gradara Capitale del Medioevo, tra i castelli più visitati d’Italia, acquista fama al di fuori dai confini nazionali come modello per la didattica ludica della storia.

Il borgo marchigiano è stato invitato a partecipare alla conferenza internazionale “Snorra Sturlusonar” organizzata lo scorso 21 settembre dall’istituto di cultura islandese Snorrastofa di Reykholt per raccontare la sua esperienza legata al mondo ludico come strumento di insegnamento ed apprendimento.

Il presidente di Gradara Innova, Federico Mammarella, che ha rappresentato la città presso questo consesso internazionale, ha dichiarato: “Per Gradara è stato un vero onore ed un piacere poter partecipare ad un evento organizzato da una delle più importanti e prestigiose istituzioni culturali dell’Islanda. Come presidente di Gradara Innova ho cercato di trasmettere la nostra esperienza nella gamification e la nostra passione legata al valore del gioco come strumento didattico, forti dell’esperienza ormai trentennale maturata in questi anni di gestione e promozione del patrimonio storico e culturale di Gradara. L’invito a partecipare ha significato per noi un importantissimo segno di riconoscimento per il lavoro svolto con dedizione e professionalità da tutto lo staff di Gradara Innova. A Gradara insegnanti e studenti in viaggio d’istruzione possono vivere un’esperienza unica scegliendo tra oltre quaranta attività didattiche a tema storico e non solo che ogni anno proponiamo alle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia”.

Il nuovo diorama giocabile, che riproduce il borgo com’era nel XV secolo, ha funto da trampolino di lancio per ampliare ancora di più il ventaglio di attività che Gradara propone, permettendo al visitatore di giocare effettivamente con la storia e di provare a cambiare il corso degli eventi. A Reykholt, questo valore del progetto ludico di Gradara è stato accolto con favore dal direttore del museo locale, il prof. Bergur Þorgeirsson, il quale ha ora deciso di creare un modello analogo della antica Reykholt vichinga per permettere ai 200.000 turisti che ogni anno visitano il sito storico di immedesimarsi nelle vicende che videro protagonista Snorri Sturluson, il “Dante Islandese”, che scrisse alcune delle saghe più belle sulla storia dell’isola a cavallo del XIII secolo.

La via è tracciata e la collaborazione tra le due realtà è ormai stata ufficializzata: nuovi progetti vedranno presto la luce!

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