Gran finale del progetto ‘A scuola andiamo da soli’: “Bimbi autonomi e rispettosi dell’ambiente”
Se ogni lungo viaggio inizia con un piccolo passo, oggi i bimbi della scuola Montessori (San Lazzaro) ne hanno
compiuto uno molto importante nel cammino della propria vita. Per la prima volta, a coronamento del progetto ‘A scuola andiamo da soli’, i giovani alunni hanno infatti raggiunto l’istituto a piedi, attraversando la strada con la supervisione della polizia locale e rispettando tutti i segnali e le regole imparate in classe. “Questa mattina si è concluso un percorso importante – spiega soddisfatta Loretta Manocchi, vicesindaco e assessore alla Città delle bambine e dei bambini che ha seguito da vicino
il progetto, già collaudato negli anni scorsi a Sant’Orso e al Poderino – Dopo le lezioni teoriche a scuola e le esercitazioni al Palas Allende, sempre in collaborazione con le insegnanti e il corpo di polizia locale, finalmente hanno potuto sperimentare sul campo le nozioni acquisite”. “Erano molto emozionati ed è giusto che sia così – prosegue – perché per la prima volta sperimentavano, tutti insieme, la possibilità di muoversi liberamente nel quartiere, come i loro fratelli maggiori o i loro i genitori, insomma come degli adulti”. “Il programma, che ha interessato le classi terza e quarta, è partito a dicembre, con
l’individuazione, per ogni alunno, del percorso pedonale da casa fino alla scuola – racconta il vicesindaco – Ci sono stati poi altri momenti didattici, oltre alla prova pratica al Palas Allende. Con la collaborazione dell’ufficio Ambiente oltre che della Polizia locale è stato approfondito l’uso della bicicletta e oggi, finalmente, è arrivato il gran giorno”. “Possiamo definirla una missione compiuta – conclude l’assessore Manocchi – Gli obiettivi sono infatti stati centrati tutti: rispetto dell’ambiente, conoscenza del proprio quartiere e acquisizione di maggiore autonomia. Questa esperienza ha inoltre coinvolto non solo i bimbi ma anche tutti coloro che hanno collaborato, dai volontari ai commercianti del quartiere fino, naturalmente, agli agenti della polizia locale che ringrazio in modo particolare”.
compiuto uno molto importante nel cammino della propria vita. Per la prima volta, a coronamento del progetto ‘A scuola andiamo da soli’, i giovani alunni hanno infatti raggiunto l’istituto a piedi, attraversando la strada con la supervisione della polizia locale e rispettando tutti i segnali e le regole imparate in classe. “Questa mattina si è concluso un percorso importante – spiega soddisfatta Loretta Manocchi, vicesindaco e assessore alla Città delle bambine e dei bambini che ha seguito da vicino
il progetto, già collaudato negli anni scorsi a Sant’Orso e al Poderino – Dopo le lezioni teoriche a scuola e le esercitazioni al Palas Allende, sempre in collaborazione con le insegnanti e il corpo di polizia locale, finalmente hanno potuto sperimentare sul campo le nozioni acquisite”. “Erano molto emozionati ed è giusto che sia così – prosegue – perché per la prima volta sperimentavano, tutti insieme, la possibilità di muoversi liberamente nel quartiere, come i loro fratelli maggiori o i loro i genitori, insomma come degli adulti”. “Il programma, che ha interessato le classi terza e quarta, è partito a dicembre, con
l’individuazione, per ogni alunno, del percorso pedonale da casa fino alla scuola – racconta il vicesindaco – Ci sono stati poi altri momenti didattici, oltre alla prova pratica al Palas Allende. Con la collaborazione dell’ufficio Ambiente oltre che della Polizia locale è stato approfondito l’uso della bicicletta e oggi, finalmente, è arrivato il gran giorno”. “Possiamo definirla una missione compiuta – conclude l’assessore Manocchi – Gli obiettivi sono infatti stati centrati tutti: rispetto dell’ambiente, conoscenza del proprio quartiere e acquisizione di maggiore autonomia. Questa esperienza ha inoltre coinvolto non solo i bimbi ma anche tutti coloro che hanno collaborato, dai volontari ai commercianti del quartiere fino, naturalmente, agli agenti della polizia locale che ringrazio in modo particolare”.