DA FANO A SALT LAKE CITY… AMICI SENZA FRONTIERE…

Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa ottantatreesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Nicola Brocca, che dal 2023 vive negli USA.

Ciao Nicola, come mai hai deciso di andare a vivere all’estero e qual è la tua attività?

<Dopo aver concluso le scuole superiori ho iniziato un percorso universitario in Italia, scoprendo successivamente che non era la mia strada. Giocando a calcio da tanti anni (ndr ha militato anche nella Primavera del Benevento nel 2021, esordito in D con l’Alma nel 2022 e indossato la maglia del S.Orso in Promozione nel 2023) ho esplorato la possibilità di vincere una borsa di studio negli Stati Uniti tramite lo sport, così ho cominciato a parlare con diversi coach di università statunitensi ed alla fine sono riuscito a trovare la giusta sistemazione. Sono passati due anni da quando ho iniziato il mio percorso negli Stati Uniti ed attualmente sono uno studente di un college a Salt Lake City, per la precisione il Salt Lake Community College, dove studio Marketing e contemporaneamente gioco per la squadra dell’università, ovvero i Bruins>.

Dove stai di preciso e quali sono le sue particolarità?

<Il primo anno sono stato in realtà ad Indiana, ma quello successivo mi sono trasferito per passare al college di Salt Lake City. È una bella città nello Utah, circondata da montagne e famosa per aver ospitato le Olimpiadi nel 2002. Salt Lake City ha buoni trasporti pubblici e molte attività per gli amanti della natura, inoltre vi hanno sede molte università e questo attira tanti studenti da tutto il Paese>.

Cosa ti manca di Fano?

<La cosa che mi manca di più di Fano assieme a famiglia ed amici è sicuramente il mare: Credo che sia per tutti noi una grande fortuna vivere in una città che vi si affaccia. Poter fare una passeggiata in spiaggia in primavera, respirare correnti marine durante le calde sere estive o concedersi un ultimo bagno in autunno rappresentano per me un privilegio. Dell’Italia in generale ciò che mi manca di più è invece il cibo, unico al mondo, ed il modo in cui siamo attenti alle relazioni personali>.

Hai avuto problemi di ambientamento e se sì quali?

<I problemi più grandi sono emersi al principio e la lingua è stato uno di quelli, perché arrivando con un pessimo inglese ho impiegato settimane per entrare davvero in contatto con i ragazzi che mi circondavano. All’inizio ho dato particolare attenzione all’ascolto ed in un secondo momento mi sono buttato nelle conversazioni, chiedendo aiuto nei momenti più complicati. Penso che l’inglese si impari principalmente così, non dai libri ma dalla pratica in prima persona. Un’altra difficoltà è stata la lontananza dagli affetti, in quanto famiglia e amici per me sono piuttosto importanti ed ho dovuto imparare a gestire la distanza. Fortunatamente nelle squadre dei college ci sono parecchi ragazzi nella stessa situazione, venendo da posti ancor più remoti, e questo ci ha portati ad aiutarci l’uno con l’altro>.

C’è qualcosa che porteresti dagli USA?

<Gli Stati Uniti sono un Paese con grandi differenze al suo interno: Texas e New York, ad esempio non hanno la stessa mentalità e non hanno approcci simili ai problemi. Nonostante questo, qualsiasi cittadino si sente in primo luogo statunitense. L’attaccamento alla bandiera a stelle e strisce mi ha sempre impressionato e mi ha molto fatto riflettere sul peso che diamo in Italia alle differenze locali. Anche da noi esistono territori con un passato e una cultura diversi, ma queste differenze non dovrebbero mai dividere come invece troppo spesso avviene>.

Quali posti di Fano pensi possano affascinare uno statunitense?

<Di recente ho ospitato un paio di ragazzi texani a Fano e sono rimasti colpiti dalla bellezza della nostra città e della nostra provincia in generale. Le mura romane e l’arco di Augusto hanno lasciato in loro una bellissima impressione. Questi sono aspetti a cui noi fanesi non prestiamo attenzione quotidianamente, io per primo, ma sono qualcosa di unico agli occhi di un americano. Vivere a contatto con così tanta storia è molto affascinante ed è una fortuna che negli Stati Uniti non hanno>.

Quali sono invece i tuoi luoghi preferiti là?

<In questi due anni ho avuto l’opportunità di visitare diverse zone degli Stati Uniti: i parchi nazionali dell’Ovest, alcuni in Utah ed altri in Colorado, sono luoghi che mi sono piaciuti un sacco. Ci sono territori sconfinati da esplorare in macchina o con escursioni a piedi, posti unici ricchi di attività differenti>.

Che piatti tipici locali faresti provare ad un fanese?

<Gli Stati Uniti non possono competere con noi italiani quando si parla di cibo, in compenso la cosa interessante è la possibilità di trovare ristoranti che propongono cucine di ogni angolo del mondo. Se però dovessi scegliere un piatto locale, andrei sicuramente su una delle tante versioni di Hamburger che esistono>.

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