A FOSSOMBRONE “LE CRIMINALITA’ ORGANIZZATE NELLE MARCHE”
E’ promosso da Associazione Nazionale Magistrati, Coordinamento Antimafia Pesaro e Urbino e Associazione “Fuoritempo”, in collaborazione con Provincia, Comune di Fossombrone e Consulta del Volontariato ATS 7
Il 16 maggio a Fossombrone incontro pubblico “Le criminalità organizzate nelle Marche”
Dopo il primo momento di confronto con la popolazione a Pesaro nel febbraio scorso, prosegue il ciclo di incontri pubblici dal titolo “Le criminalità organizzate nelle Marche” promosso dall’Associazione Nazionale Magistrati (Sezione distrettuale di Ancona), dal Coordinamento Antimafia di Pesaro e Urbino e dall’Associazione Fuoritempo nell’ambito dell’iniziativa “La primavera della legalità”, in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino.
Giovedì 16 maggio, alle ore 21, nella Sala consiliare del Comune di Fossombrone (Corso Giuseppe Garibaldi 142) si terrà il secondo incontro, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Fossombrone e della Consulta del Volontariato ATS 7. Dopo i saluti del sindaco Gabriele Bonci, interverranno il Procuratore generale presso la Corte di Appello di Ancona Sergio Sottani, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Urbino Andrea Boni, il Sostituto procuratore presso la Procura distrettuale di Ancona Daniele Paci ed il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini.
“L’incontro – evidenzia il Procuratore generale presso la Corte di Appello di Ancona Sergio Sottani – cade a pochi giorni dall’anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato, il 9 maggio 1978, ad opera della mafia. Impastato diceva spesso che la mafia uccide e il silenzio pure. Nessun territorio può dirsi immune dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, nemmeno le Marche, basti pensare all’efferato delitto avvenuto il giorno di Natale nel centro storico di Pesaro, che ha scosso l’intera comunità. Per questo è importante parlarne in incontri aperti alla popolazione, come momenti di consapevolezza e confronto, per descrivere i sintomi della malattia mafiosa e rafforzare il sistema immunitario della collettività marchigiana”.
Un incontro doppiamente importante se si considera la vicinanza con un altro anniversario, la strade di Capaci del 23 maggio 1992, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicilio e Antonio Montinaro. Tutti sono invitati a partecipare.