A.S.D. FALCINETO, attività sportive per ragazzi ed amatori ancor più in sicurezza grazie al nuovo defibrillatore
Il dispositivo semi-automatico è stato donato da BCC Fano. Centinaia gli atleti in erba che ogni settimana frequentano il centro per calcio, scuola danza, karate ed attività ludiche
Sempre più in sicurezza le attività sportive e ricreative programmate presso l’ASD Falcineto a Bellocchi di Fano in Via IX Strada 48, punto di riferimento per centinaia di bambini, ragazzi ed amatori che in queste strutture praticano calcio, calcio a 5,calcio a 8, ballo e karate.
L’Associazione sportiva dilettantistica Falcineto ha infatti appena ricevuto in dono da BCC Fano un defibrillatore DAE, un’apparecchiatura semi-automatica utilizzabile nel momento dell’emergenza anche da chi non ha competenze specifiche in materia sanitaria o di primo soccorso.
«Si tratta di un apparecchio molto importante per un’associazione sportiva frequentata quotidianamente da centinaia di persone, per lo più bambini e ragazzi – spiega Alessandro Mei, consigliere dell’ASD Falcineto -. Un defibrillatore è un grande segnale di attenzione alla comunità e alla salute di chi pratica lo sport a livello amatoriale ed agonistico. Presso i nostri campi, infatti, si allenano gli atleti del settore giovanile dell’ASD Real Metauro 2018, che annovera oltre 300 iscritti, e qui si svolgono anche i tornei del “Csi” ed “Ilike” oltre alle consuete partite serali degli amatori. Un grazie alla BCC di Fano per la grande sensibilità dimostrata anche in questa occasione».
Il defibrillatore è stato collocato all’interno dello spogliatoio, ben accessibile a tutti e opportunamente segnalato. L’apparecchio è di ultima generazione e prevede anche la funzione pediatrica: una volta che i sensori sono posizionati sul petto del paziente una voce automatica coordina la procedura e il software riconosce se e come sia necessario intervenire.
Un’apparecchiatura del genere è molto importante per un centro sportivo, perché in caso di arresto cardiaco è fondamentale intervenire nel più breve tempo possibile (al massimo 5 minuti) per far ripartire il battito e ridare ossigenazione al cervello e agli organi vitali evitando danni che potrebbero essere irreversibili.