A San Lorenzo in Campo grave insufficienza di medici di base. Dellonti scrive ai vertici della sanità regionale: “Servono soluzioni definitive” Il centro laurentino, 3300 abitanti, vive ormai da diverse settimane una situazione di enorme emergenza per la carenza dell’assistenza sanitaria di base, a causa della totale insufficienza di medici di medicina generale.
Molto preoccupato da tale situazione, il sindaco Davide Dellonti (nella foto) ha inviato una lettera ai vertici della sanità regionale, all’ASUR Area Vasta 1 e all’assessore della Regione Marche Filippo Saltamartini. Un appello accorato a nome di tutta la comunità affinché vengano trovate soluzioni definitive. Nella missiva il sindaco ribadisce la massima disponibilità dell’amministrazione a mettere a disposizione anche un ambulatorio comunale. La grave situazione è iniziata nel settembre scorso con il pensionamento del dottor Vincenzo Romani. La quasi totalità di assistiti, si è riversata sugli altri due medici: Brenno Angelucci e Antonio Di Francesco. Ora la situazione si è ulteriormente aggravata e a spiegarla è lo stesso sindaco: «E’ divenuta del tutto drammatica, in quanto purtroppo il dottor Angelucci non è in grado, per motivazioni personali, di proseguire la propria attività professionale e da gennaio-febbraio vi sono stati almeno tre medici sostituti. E a quanto possiamo sapere, al 31 marzo la dottoressa Inserra concluderà la propria attività di sostituzione di Angelucci». Il sindaco ha avuto nelle ultime ore comunicazione che dal 1 al 18 aprile arriverà un altro medico ed un collega dal 19 in poi. Ma servono soluzioni definitive: «Anche perché il dottor Di Francesco andrà in pensione in autunno. Un quadro complesso aggravato dalla situazione pandemica che stiamo attraversando da ormai oltre un anno, nella quale il medico di medicina generale è di fondamentale importanza per la prima assistenza ai propri pazienti, in un contesto di popolazione oltre modo anziana. Inoltre raccolgo e mi faccio portavoce dell’intera cittadinanza, estremamente preoccupata, come del resto sono io, per la buona e proficua riuscita della campagna vaccinale, la quale prevede espressamente un contributo fondamentale dei medici di base per la vaccinazione a domicilio, dei soggetti fragili e di coloro che non sono deambulanti. Non da ultimo, il nostro territorio accoglie due importanti strutture residenziali di ampia portata, per anziani e per soggetti con patologie psichiche, che si trovano in condizione di grave carenza per l’assistenza sanitaria primaria. Il dottor Di Francesco ha già iniziato la campagna di vaccinazione ai propri assistiti all’interno delle strutture assistenziali ed ai non deambulanti. Coloro invece che sono in carico ad Angelucci non hanno ancora ricevuto indicazioni in merito». L’amministrazione è pronta a mettere a disposizione un ambulatorio comunale per il medico che potrebbe sostituire il dottor Angelucci: «Facendoci carico degli oneri relativi, per qualsiasi tipologia di intervento si vorrà concordare. Ci siamo già occupati di allestire un ambulatorio provvisorio durante un periodo di indisponibilità per Covid dei medici Angelucci e Di Francesco. Chiedo di intervenire subito con ogni mezzo e soluzione possibile per risolvere questa grave e drammatica situazione. Non possiamo indugiare oltre ed abbiamo assoluta necessità di risposte veloci e soluzioni concrete».