A scuola di sostenibilità ambientale: lezioni e raccolta dei rifiuti per cinque istituti
L’iniziativa ‘Puliamo il Mondo’ unisce Aset Spa, Legambiente e Comune di Fano
Prima le lezioni di educazione ambientale nelle scuole, poi la raccolta dei rifiuti nei parchi limitrofi. Sono queste le fasi del progetto aderente a ‘Puliamo il Mondo’ illustrato questa mattina presso la Scuola Primaria ‘F. Corridoni’ di Fano. L’iniziativa rappresenta l’edizione italiana di ‘Clean up the World’, noto per essere il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.
Il progetto ha come finalità la liberazione dai rifiuti – e dall’incuria – di parchi, giardini, strade, piazze, fiumi e spiagge. In Italia Legambiente svolge il ruolo di comitato organizzatore. Il gruppo locale è il Circolo Legambiente Fano ‘Idefix’, che insieme ad Aset Spa ha organizzato e strutturato il programma dell’iniziativa nella Città della Fortuna. Il tutto grazie alla sensibilità e partecipazione da parte delle scuole, ma anche alla sinergia con il Comune di Fano, che quest’anno celebra il trentennale del progetto ‘Fano Città delle Bambine e dei Bambini’, che ha fatto della sostenibilità ambientale una priorità assoluta.
Sono cinque gli istituti fanesi coinvolti nell’iniziativa: le scuole primarie Gentile, Corridoni, Raggi e Montessori, oltre alla scuola media Gandiglio. Alunni e studenti stanno già partecipando alle attività di formazione a cura di Aset Spa, rivolte anche agli insegnanti, durante le quali alcuni esperti – per mezzo di videolezioni e seminari in presenza oppure online – insieme a Legambiente stanno spiegando ai ragazzi cosa sia il rifiuto e come sia corretto gestirlo. La seconda fase consiste nella raccolta dei rifiuti nei parchi limitrofi agli edifici scolastici. A tale scopo, Aset Spa ha messo a disposizione 200 kit base realizzati da Legambiente, ognuno dei quali contenente guanti, pettorine, cappellini, materiale informativo e copertura assicurativa. Ogni attività, ovviamente, si svolge nel pieno rispetto delle norme anti-Covid.
È così – partendo proprio dalle scuole – che si intende sensibilizzare l’intera cittadinanza alla buona pratica della raccolta differenziata, che però va effettuata anche nel modo più consono. Si parte, dunque, da dei piccoli gesti che diventeranno, così, delle grandi abitudini. Per rendere la nostra città sempre più pulita e vivibile.
“Noi e Legambiente condividiamo gli stessi obiettivi – ha spiegato il presidente di Aset Spa Paolo Reginelli -, in nome dell’ecologia e per una qualità della vita sempre più elevata. È estremamente importante sensibilizzare i cittadini verso queste tematiche. Ed è bene che si parta dai bambini, vale a dire i cittadini di domani, che devono imparare da subito a distinguere i comportamenti virtuosi da quelli che arrecano danni al pianeta e alla vita stessa. Auspichiamo – ha concluso – che questo tipo di collaborazioni possano presto intensificarsi”.
Sulla stessa linea anche Pamela Canistro, presidentessa del Circolo Legambiente Fano ‘Idefix’. “Vogliamo che i ragazzi capiscano quanto sia importante lasciare il mondo in condizioni migliori rispetto a quelle che trovano oggi”, ha commentato, aggiungendo che attraverso questa iniziativa simbolica si spera di lasciare un segno positivo nella loro istruzione.
“Le bambine e i bambini ci danno anche questa volta una lezione – ha dichiarato l’assessore all’ambiente e alle politiche giovanili del Comune di Fano Barbara Brunori -, impegnandosi a fare la differenza liberando i rifiuti dagli spazi di vita comune. Saranno proprio le nuove generazioni a diffondere la cultura del rispetto verso l’ambiente. È fondamentale che questi processi di crescita civica vengano condivisi con le associazioni e con gli enti attraverso la costruzione di un sistema che freni le azioni negative verso il pianeta. Questa è anche un’occasione per fare rete con le tantissime città italiane aderenti alla campagna, affinché si promuova una sensibilità ambientale comune”.
Aset Spa, il Circolo Legambiente Fano ‘Idefix’ e il Comune di Fano colgono l’occasione per ringraziare i dirigenti scolastici, gli insegnanti e i genitori per la loro sensibilità, ma anche tutti i cittadini attenti alla cura dell’ambiente a partire dalle buone pratiche di riciclo domestico.