Approvato il bilancio dell’Ente Carnevalesca – Maria Flora Giammarioli: “Sarò veramente soddisfatta quando riuscirò a trasformare l’Ente in una fondazione”
Approvato il bilancio dell’Ente Carnevalesca – Maria Flora Giammarioli: “Sarò veramente soddisfatta quando riuscirò a trasformare l’Ente in una fondazione”
Si è svolta ieri la prima assemblea dell’Ente Carnevalesca post Covid, che ha visto la sala della cooperativa Tre Ponti con un buon numero di soci e una presidente Maria Flora Giammarioli, (nella foto) più commossa che mai.
Dopo l’approvazione del bilancio 2018/2019 (rimandata a ieri a causa del Covid), chiuso con un attivo di 10mila euro, i quali verranno investiti sul prossimo Carnevale e i saluti istituzionali dell’assessore al Turismo Etienn Lucarelli, che ha voluto seguire da vicino l’appuntamento, Giammarioli ha preso la parola e ha fatto un bilancio e il punto della situazione:
“Questo è il primo incontro dopo tanto tempo – ha commentato emozionata Maria Flora Giammarioli -, e sono davvero felice di essere qui dopo tutto quello che abbiamo passato. La mia felicità viene anche dal fatto che a livello economico la nostra Ente Carnevalesca ha appianato tutti i disavanzi ed è un organismo completamente sano, ma soprattutto per il grande lavoro che assieme ai consiglieri abbiamo fatto sul Carnevale di Fano. Siamo riusciti a portare tematiche sociali importanti, come la violenza sulle donne, in una manifestazione che è apparentemente frivola, ma che in realtà ha un’anima profonda e un potenziale illimitato. La gente che viene al Carnevale è predisposta all’ascolto, a recepire quello che la manifestazione propone attraverso la satira e le allegorie, quindi abbiamo la possibilità di veicolare messaggi importanti e continueremo di certo a farlo”.
“Messaggi recepiti anche dalle alte cariche del Governo – sottolinea Giammarioli – come la presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati che ci ha addirittura inviato un ringraziamento ufficiale. Continueremo verso questa strada non solo perché abbiamo la responsabilità di sfruttare una cassa di risonanza importante come quella del Carnevale ma anche perché i soldi pubblici che ci arrivano dai contribuenti, secondo noi devono essere spesi in un certo modo. Oltre ad impegnarmi per regalare ai fanesi ancora altri grandi Carnevali, mi impegnerò fino in fondo a riformare l’Ente Carnevalesca. Un’associazione culturale non può più farsi carico di una manifestazione importante come il Carnevale di Fano. In 150 anni non è mai stato fatto ma mi batterò fino alla fine per trasformarla in una fondazione più strutturata e più idonea per la gestione di un evento di tale portata. A quel punto sarò veramente soddisfatta”.