ARRIVA IL GRANDE GOSPEL AL TEATRO DELLA CONCORDIA DI SAN COSTANZO MERCOLEDI’ 29/12 ORE 21:00.

 E’ un sogno che si avvera!”. Esordisce così il primo cittadino di San Costanzo Filippo Sorcinelli nel presentare il concerto GOSPEL TIMES che si terrà mercoledì 29 dicembre alle ore 21:00 al Teatro della Concordia di San Costanzo.
Sono un grandissimo appassionato di soul & blues e adoro nel mese di dicembre girare i Teatri marchigiani per ascoltare dal vivo gruppi corali originali provenienti da tutto il Mondo in particolare dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra. Da tempo sognavo di poter ospitare una di queste straordinarie formazioni al Teatro della Concordia di San Costanzo, la nostra bomboniera”.
Continua emozionato il Sindaco Sorcinelli. “Grazie ad AMAT e alla mia Assessora alla Cultura Anna Maria Sabatini questo sogno si avvera con il concerto di una delle migliori corali afro-americane oggi in circolazione”.

GOSPEL TIMES
con Joyce E. Yuille, Kenn Bailey, Julia St. Louis e Josie St Aimee
pianoforte Michele Bonivento

Il gruppo nasce nel 2005 dalla profonda passione per la musica gospel. L’intento del gruppo è quello di condividere la musica gospel in un viaggio attraverso sapori ed atmosfere dalle mille sfumature, le differenti esperienze artistiche dei componenti, che si avvale di professionisti appassionati, permettono un fondersi di colori dalla coinvolgente personalità.
Professionisti d’altissimo livello che riescono a trasmettere il vero “sound” gospel. Un repertorio ricco di gospel “spirituals” e “traditional” interpretati da voci statunitensi ed inglesi straordinarie, dalle doti vocali della leader Joyce E. Yuille, il soul di Kenn Bailey, la bravura di Julia St. Louis e la straordinaria voce di Josie St Aimee accompagnati dal fantasioso pianista Michele Bonivento.

Biglietti: settore A 15€ – 12€, settore B 10€ – 8€.
Il giorno stesso dello spettacolo c/o biglietteria Teatro della Concordia, dalle 19:00.
Prenotazione biglietti: presso il Punto IAT in Piazza Perticari (tutte le mattine) E-mail: iat@sancostanzoturismo.pu.it , Tel: 3400796684.
Prevendita: vivaticket.com e Punto IAT San Costanzo.
Info AMAT: cell. 3666305500

Gospel in inglese significa Vangelo. La storia di questo genere è complessa e articolata, e si sviluppa attraverso un paio di secoli di mutamenti sia sociali che culturali.
Ci si riferisce al Gospel per comprendere una serie di generi diversi che nascono tutti dalla stessa radice afro-americana: dagli schiavi strappati alle loro terre e costretti a vivere e lavorare in un mondo che era loro ostile.

Persone letteralmente spogliate da ogni diritto di essere umano che riversavano nel canto e nella preghiera a Dio tutto il dolore per le umiliazioni subite e allo stesso tempo la speranza che un giorno tutto quel dolore cessasse. Cantavano per darsi il ritmo nelle dure e interminabili giornate di lavoro nei campi, cantavano per poter comunicare con i propri fratelli in un linguaggio in codice per pianificare tentativi di fuga, o adunanze.

Cantavano per farsi forza e mantenere la loro dignità di esseri umani che gli schiavisti bianchi facevano di tutto per cancellare. Vedevano in Gesù un amico, un alleato, un’entità alla quale aggrapparsi con tutte le loro forze per credere che un giorno, presto o tardi, quella condizione al limite delle possibilità umane sarebbe finalmente cessata, dando loro la tanto sospirata libertà.

Alla fine degli anni 1950 e 1960, prima e durante i raduni per i diritti civili, i manifestanti cantavano Negro Spirituals come ad esempio, We Shall Overcome e This Little Light of Mine che sono diventati veri e propri inni della marcia per l’affermazione dei diritti civili degli Afroamericani.

La definitiva consacrazione avviene con il primo Martin Luther King day celebrato nel 1985 e divenuto ufficialmente festa nazionale nel 1992 (terzo lunedì di gennaio). Da allora ci sono artisti che sono diventati delle icone della musica Gospel, come Mahalia Jackson, altri artisti famosi di diverse estrazioni musicali hanno inciso versioni di popolari canzoni Gospel e Spirituals: da Elvis Presley a Johnny Cash, Eric Clapton o Glenn Miller.

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