Aset Spa sul settimanale ‘Gente’: grande risalto alla tecnologia utilizzata in discarica

La società dei servizi è stata la prima ad adottare ‘Gas Stabilizer’ per la captazione del biogas

È finita sotto i riflettori della stampa nazionale la tecnologia denominata ‘Gas Stabilizer’, che da alcuni anni ha rivoluzione il sistema di captazione del biogas presente nelle discariche con vantaggi eccellenti per la salute del pianeta. Circa due anni e mezzo fa, Aset Spa è stata la prima in Italia – e di conseguenza in tutto il mondo – ad adottare questa straordinaria innovazione introdotta dalla Zero3 di Cesena, startup fondata da Marco Antonini e dalla moglie Francesca Sandrini, di recente intervistati dal settimanale ‘Gente’.

La stessa Aset Spa viene citata nell’articolo pubblicato sulla rivista a diffusione nazionale, in quanto prima utilizzatrice di Gas Stabilizer nella discarica di Monteschiantello, sottolineando come si sia riusciti a incrementare del 32 per cento il quantitativo totale di gas estratto. Non solo: è proprio nella discarica gestita dalla società dei servizi che è avvenuta la fase di sperimentazione di questa tecnologia, che ha dunque trovato la sua configurazione finale proprio a Monteschiantello anche grazie alla sinergia con i tecnici di Aset Spa. Un motivo di orgoglio per la società dei servizi, da sempre attenta alla sostenibilità ambientale anche attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia. Un’attenzione che sta per tradursi nell’acquisto di quello che è ormai il terzo macchinario Gas Stabilizer.

Aset Spa riconosce l’estrema importanza dell’economia circolare. Si parla tanto di transizione ecologia. Poi, però, occorrono azioni concrete, come l’adozione di sistemi innovativi come quello di Zero3, capace di impedire la dispersione di biogas nell’atmosfera e di farne una materia prima per la produzione di energia pulita. Effetti non di poco conto, se si considera che il biogas è composto per il 50-60 per cento da metano, un gas serra che secondo gli esperti è ottanta volte più inquinante rispetto all’anidride carbonica. In tempo di crisi energica, poi, va sottolineato come Gas Stabilizer consumi dieci volte in meno rispetto a impianti analoghi.

Si tratta di un sistema modulare e scomponibile che può essere applicato a ogni tipo d’impianto, sia esso nuovo o già esistente, grazie al quale si ottimizza la captazione del gas: in passato, infatti, veniva catturato soltanto parzialmente. Gas Stabilizer garantisce anche una miglior prevenzione del rischio incendio o di esplosione. A renderlo particolarmente efficiente è senza dubbio l’algoritmo che consente di eseguire un controllo automatizzato a distanza, di regolare i livelli di estrazione del biogas e di azzerare quasi del tutto gli odori. Tutto questo significa meno inquinamento, meno disagi e più energia. Vantaggi di primaria importanza che hanno permesso alla Zero3 – fondata soltanto nel 2018 – di ricevere un importante riconoscimento di Legambiente. Lo scorso dicembre la startup – nella prestigiosa cornice del Design Museum Adi di Milano – ha ottenuto il ‘Premio innovazione amica dell’ambiente 2021’ nella categoria ‘transizione energetica’, conferito ogni anno alle innovazioni di prodotto, di processo, di servizio, tecnologiche, gestionali e sociali che contribuiscono a ridurre in modo significativo l’impatto ambientale.

“L’adozione di un sistema così innovativo – ha dichiarato il presidente di Aset Spa Paolo Reginelli – dimostra ancora una volta la nostra grande attenzione nella gestione della discarica e, più in generale, verso quelle tecnologie che ci consentono di fare un passo in più a favore dell’ambiente. Grazie a Gas Stabilizer abbiamo infatti eliminato i cattivi odori, evitato la dispersione di gas e aumentato la capacità di produzione di energia elettrica. Questo perché abbiamo saputo cogliere in anticipo le potenzialità della tecnologia ideata da Zero3. Ringrazio dunque l’Ing. Sandro de Rosa e i suoi collaboratori – ha concluso Reginelli – per l’eccellente gestione della discarica, sempre attenti alle normative vigenti e alle questioni ambientali”.

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