BARRIERE ANTIRUMORE LUNGO LA COSTA, SCOPPIA LA POLEMICA
MA E’ TANTO DIFFICILE PENSARE CHE LA FERROVIA DEVE PASSARE ALL’INTERNO E NON LUNGO LA COSTA, LA SPESA PER QUANTO SIA MAGGIORE SAREBBE DEFINITIVA E TUTTI CI GUADAGNEREMO, POTENDO POI SFRUTTARE IL TRATTO DI FERROVIA LUNGOMARE COME MEGLIO SI CREDE, MAGARI COME UNA LUNGA CICLABILE CHE ATTRAVERSA MEZZA REGIONE CON LO SGUARDO SUL MARE. QUESTA “INTELLIGENTISSIMA BARRIERA” OLTRE A DETURPARE IL TERRITORIO RENDEREBBE DIFFICILE SE NON IMPOSSIBILE IL SALUTARE E NECESSARIO CAMBIO DELL’ARIA.
Ecco di seguito il rifiuto, fortunatamente, della nostra amministrazione a quello che sembra un lager.
In questi giorni il Comune di Fano ha partecipato ad un incontro a Falconara tra i Comuni costieri interessati
e il Sindaco Massimo Seri ha tenuto contatti diretti e personali con il dirigente della struttura centrale di RFI che ha la responsabilità del risanamento acustico della linea ferroviaria adriatica, in base al decreto del Ministro dell’Ambiente del 2000.
Il sindaco, a nome della Giunta di Fano, ha espresso totale contrarietà della città ad un intervento di così grande impatto nell’ambiente cittadino. Da una parte infatti c’è un obbligo di legge a tutela della salute dall’altra l’assoluta esigenza di salvaguardare il paesaggio e l’immagine urbana della nostra città, soprattutto della città storica, dato che la ferrovia corre sotto le mura.
Al Comune di Fano, diversamente da altri comuni marchigiani, non è ancora stato inviato da parte di RFI, il progetto definitivo delle barriere fonoassorbenti. Quando arriverà esprimeremo il nostro parere formale.
Il nostro orientamento è di contrarietà alla installazione di dette barriere ma, qualora non fosse possibile farne a meno, come crediamo che anche la maggior parte dei cittadini vorrebbe, fin d’ora
diciamo chiaramente che soluzioni tipologiche, materiali, estensione ed altezza delle stesse, devono essere preventivamente concordate con l’Amministrazione Comunale, riducendo comunque al minimo la presenza in area urbana di “murate” che rischiano di stravolgere per sempre l’armonia e la bellezza della nostra città.
Il Comune di Fano chiede con forza anche alla Regione Marche di sostenere le preoccupazioni dei Comuni costieri e concorrere fattivamente a prevenire e risolvere, insieme a RFI e ai Comuni, un problema che suscita forte allarme in tutti i cittadini e, in particolare, fra operatori turistici e culturali.
Ci permettiamo di aggiungere che delle barriere come quelle nelle immagini sopra alte 8 metri ridurebbero l’aspetto della costa da Falconara a Fano come quello che è stato a Berlino per decenni, il muro della vergogna.