Basilica di Vitruvio? Seri invita il Ministro Gennaro Sangiuliano a vedere gli scavi
“Ho invitato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (nella foto) a visitare i reperti archeologici che potrebbero appartenere alla Basilica di Vitruvio”. Il sindaco Seri ha inviato ufficialmente al Ministro della Cultura una lettera nella quale dettaglia i contorni della scoperta archeologica.
“La recentissima scoperta archeologica della presunta Basilica di Vitruvio, prototipo di tutta l’arte edificatoria classica, obbliga a interventi immediati di ricerca e conservazione e, parallelamente, a progetti di grande importanza di promozione culturale – spiega il sindaco Seri -. Fano ha un patrimonio archeologico da primato: conserva la più estesa cinta muraria al mondo, seconda solo a quella di Roma; possiede un teatro e un anfiteatro romani; l’Augusteum; un museo archeologico; il Museo della Via Flaminia; domus con pavimentazioni musive e alzati affrescati; un criptoportico e l’Arco di Augusto, ovvero la porta Urbica della città antica, che marca fattivamente l’approdo al mare della consolare via Flaminia. È un patrimonio costruito su precetti precisi e rappresentativo di valori universali: gli uni e gli altri codificati da Marco Vitruvio Pollione, in età Augustea, nel libro del De Architectura. A Fano Vitruvio forse è nato. Per la comunità fanese Vitruvio e il De Architectura rappresentano un riferimento di appartenenza. L’eventuale Basilica di Vitruvio inoltre connoterebbe la città come destinazione privilegiata per lo studio dell’archeologia classica e quale destinazione turistica”.
Il sindaco Seri sottolinea che “Gli ultimi esiti della nuova scoperta rappresentano un incredibile leva promozionale ed economica per la città di Fano, tanto che se fosse confermata l’ipotesi che si tratti della Basilica di Vitruvio le opportunità sarebbero incredibili. Dinanzi a questi scenari, ho invitato il Ministro formalmente ad una visita al nuovo cantiere e più in generale alla città di Fano. E’ fondamentale che prenda atto direttamente dell’importanza della nuova scoperta, condividendo le possibili strategie di valorizzazione”.