Biodigestore e servizi pubblici locali, Paolini: “Dai Comuni presenti mandato pieno ai tecnici di Marche Multiservizi ed Aset per valutare ipotesi di strategie comuni per entrambi i versanti”
Il presidente della Provincia: “E’ emersa la volontà di una gestione condivisa dell’impianto di biodigestione, con l’indicazione prevalente di Canavaccio quale località”
Gestione dei servizi pubblici locali (idrico, rifiuti, distribuzione gas) e biodigestore sono stati al centro dell’incontro via streaming che il presidente della Provincia Giuseppe Paolini (che è anche presidente dell’ATA, l’Assemblea territoriale d’ambito composta da tutti i sindaci per la gestione integrata dei rifiuti) ha convocato questa mattina con i sindaci del territorio, le Unioni montane (presente il presidente dell’Unione Montana del Catria e Nerone Alberto Alessandri ed il vice presidente dell’Unione Montana del Montefeltro Mauro Dini) ed i vertici di Marche Multiservizi spa Antonello Delle Noci e Mauro Tiviroli e di Aset spa Paolo Reginelli, con la partecipazione del direttore generale Marco Domenicucci e del direttore di ATA e AATO Michele Ranocchi.
“Ho voluto questo incontro – evidenzia Giuseppe Paolini al termine del confronto – per coinvolgere tutti i sindaci non solo sulla questione biodigestore, ma su tutta la tematica dei servizi pubblici locali, per superare ogni localismo, in una prospettiva di breve termine nell’interesse e convenienza del territorio provinciale e di tutti i suoi cittadini. L’emergenza Covid avrà, dal punto di vista economico, conseguenze drammatiche per cittadini, imprese ed enti pubblici. Da più parti vengono sollecitati interventi per la riduzione delle tariffe, bisogna mettere in campo azioni industriali concrete che permettano di dare risposte”.
Come ricorda il presidente della Provincia, “i servizi acqua, rifiuti e distribuzione gas sono disciplinati da norme comunitarie e nazionali e regolati attraverso l’autorità nazionale Arera, che definisce le condizioni generali su tariffe, qualità e continuità, che trovano poi attuazione e applicazione a livello locale attraverso l’AATO per il servizio dei rifiuti e l’ATA per quello idrico, che sono entrambe assemblee di tutti i sindaci. In questo scenario è necessario valutare le condizioni gestionali più idonee a produrre migliore qualità, innovazione e contenimento dei costi, a beneficio delle tariffe a carico dei cittadini e delle imprese”. Aggiunge quindi Paolini: “Una delle strade è verificare tutti insieme se è possibile arrivare a breve alla creazione di una società unica per la gestione dei servizi pubblici locali, che potrebbe portare a maggiori economie, con effetti positivi sulla gestione stessa, sul livello delle tariffe e sugli investimenti. Come deciso nell’incontro, sarà mia premura organizzare un gruppo ristretto di sindaci che, coadiuvato dai management di Marche Multiservizi ed Aset, valuterà la sua fattibilità e convenienza per i cittadini”.
Quanto al biodigestore, Paolini evidenzia che l’impianto consentirà un grande risparmio, da tradurre in maggiori investimenti e contenimento delle tariffe. “La maggior parte dei presenti all’incontro ha indicato Canavaccio come luogo più adatto per la sua localizzazione, nel frattempo che Fano renda noto l’esito dello studio di fattibilità sul proprio territorio. Tutti i Comuni hanno concordato sulla necessità di procedere presto alla realizzazione: non si può continuare a parlare di raccolta differenziata dell’organico e poi trasferirlo in altre regioni, così come non si può rischiare di perderà gli incentivi ad esso collegati”.