“CAMMISA JANCA”, IL NUOVO ALBUM DI VINCENZO TROPEPE
Anticipato da un concerto estivo al Palazzo Amaduri di Gioiosa Jonica, è stato pubblicato ‘Cammisa Janca’, il nuovo album di Vincenzo Tropepe, musicista calabrese di fama nazionale che esordisce con la prima opera cantautorale a 57 anni.
L’album nasce dalla voglia di raccontare in modo sentito esperienze e storie attraverso la musica, dopo importanti e numerose collaborazioni con artisti italiani e stranieri.
‘Cammisa Janca’ è un disco intimo e introspettivo che racconta storie, a volte anche in chiave ironica, o sul tema della guerra, con espressione intensa e partecipata, come nel brano ‘Jeu Gridu’.
Grazie alla spinta di Don Antonio Gramentieri – che ha collaborato con Tropepe nella scrittura e arrangiamento della title track – arriva l’intuizione, a lavoro quasi terminato, di trasporre il lavoro dall’inglese al dialetto calabrese.
La proposta è stata favorevolmente accolta dall’autore trovando un risvolto entusiasmante quanto inaspettato, grazie a Vincenzo, sempre più incoraggiato dall’amore per la sua lingua e la sua terra.
Nove brani originali, tutti scritti e musicati da Vincenzo Tropepe, che toccano diverse sfumature dell’animo umano. Nove canzoni per condividere storie, emozioni, sentimenti che il pubblico saprà accogliere e ‘sentire’.
Un disco sincero come il sorriso della gente del Sud, che sa di terra bruciata dal sole ed asfalto rovente, carico di malinconia, ma senza rimpianti.
Vincenzo Tropepe, artista calabrese di Polistena, si appassiona alla musica sin dalla tenera età, da quando suonava la chitarra del padre, mentre la sua prima chitarra solid body se la costruì da solo all’età di sette anni, con corde in ferro filato.
Ha militato in diverse band, dalla world music dei ReNiliu, con cui partecipa al Womad di Berlino, al blues dei Walkin Trees o al duo con Marco Corrao e al southern rock dei Southern Gentlemen League.
Tra le sue collaborazioni Bob Margolin, Gina Sicilia, Shanna Waterstown, Joe Pitts, i Delta Moon e molti altri. Con Cammisa Janca per la prima volta è alle prese con la sua lingua madre.