DA FANO A PRAGA… AMICI SENZA FRONTIERE…

Secondo i dati a disposizione dell’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, sono oltre 3 mila i fanesi che vivono fuori dai confini nazionali. Per i più il legame con la terra natia è però rimasto forte, quasi indissolubile, al punto da spingerli a tornare appena gli è possibile anche se solo per qualche giorno. Coi loro appassionati racconti su Fano sono per altro i primi perfetti testimonial della nostra città, ma allo stesso tempo svolgono pure il prezioso ruolo di guide o comunque di riferimento per quanti si recano là dove essi hanno scelto di trasferirsi. Sono, insomma, Amici Senza Frontiere a tutti gli effetti. Di qui l’idea della nostra Associazione (e grazie al sostegno di Naver Montaggi di Carmelo Cogliandro) di dedicargli questo spazio, per sentirci ancor più vicini nonostante le distanze e magari scoprire altri interessanti punti di vista. In questa ottantesima puntata abbiamo il piacere di ospitare Riccardo Lucque, che dal 2002 vive in Repubblica Ceca.

Ciao Riccardo, come mai hai deciso di andare a vivere all’estero e qual è la tua attività?

<Sin da giovane ho sempre desiderato viaggiare e lavorare con grandi chef, per imparare il mestiere. A 26 anni ho incontrato la mia dolce metà, una bellissima biondina della Repubblica Ceca con la quale l’anno scorso ho festeggiato il trentesimo anniversario di matrimonio, ed insieme decidemmo di fare un’esperienza lavorativa in Inghilterra. L’idea iniziale era di restare per un po’, ma alla fine ci fermammo dieci anni. Nel 2002 maturammo poi l’intenzione di trasferirci nel suo Paese di origine, così da allora viviamo a Praga e nel frattempo da chef ed imprenditore ho aperto diversi locali (ndr uno di questi, “La Finestra in Cucina”, è stato considerato da Orlando Bloom il suo preferito in assoluto). Oggi mi occupo più della loro gestione (ndr gli altri sono “Aromi”, “Bistra La Bottega”, “Laboratorio”, “La Bottega Oaks Deli Bistro” e “Amano”) che della cucina>.

Dove stai di preciso e quali sono le sue particolarità?

<Vivo da oltre vent’anni a Praga, una città dinamica, in continua evoluzione e centro economico della Repubblica Ceca. Il turismo gioca un ruolo fondamentale, affollandola sempre di visitatori provenienti da tutto il mondo. I praghesi sono persone curiose, attive e grandi viaggiatori. Sono anche piuttosto sportivi e hanno una vera passione per la cucina italiana e per l’Italia in generale>.

Cosa ti manca di Fano?

<Mi manca parlare in italiano, condividere lo stesso senso dell’umorismo e capire e farmi capire al volo, senza barriere culturali. Quando vivi all’estero, non è però solo la lingua a fare la differenza: ci sono tanti piccoli aspetti della vita quotidiana che ti costringono a uno sforzo in più per integrarti, ma è anche questo che rende l’esperienza stimolante>.

Hai avuto problemi di ambientamento e se sì quali?

<Ogni nuovo inizio è difficile, avendo però vissuto a Londra, trascorso periodi a New York e viaggiato spesso, mi abituo in fretta alle differenze culturali. Anzi, le trovo stimolanti: mi fanno sentire un vero cittadino del mondo. Mia moglie poi mi ha aiutato molto e, grazie a lei, ho fatto amicizia rapidamente con la gente del posto>.

C’è qualcosa che porteresti dalla Repubblica Ceca?

<Più che portare qualcosa di Praga a Fano, direi che sono io a portare i prodotti tipici del nostro territorio in Repubblica Ceca! (ndr risata). Perché, per me, è un orgoglio far conoscere la nostra cultura gastronomica qui. Scherzi a parte, se potessi cambiare qualcosa a Fano, sarebbe la mentalità, che a volte trovo un po’ chiusa e poco incline alle novità. Qui ad esempio i figli vengono cresciuti in modo diverso, sono responsabilizzati fin da piccoli e incoraggiati all’indipendenza assai presto>.

Quali posti di Fano pensi possano affascinare un ceco?

<Sicuramente il nostro centro storico ed i borghi dell’entroterra, dove sembra che il tempo si sia fermato>.

Quali sono invece i tuoi luoghi preferiti là?

<Amo Praga, ovviamente, ma anche la Moravia, con le sue cantine e i vignaioli fieri del loro lavoro. La campagna è spettacolare in estate>.

Che piatti tipici locali faresti provare ad un fanese?

<I turisti impazziscono per lo stinco di maiale al forno. La cucina ceca usa parecchio il maiale e predilige le carni affumicate. Un altro must è il gulash, sempre accompagnato dagli gnocchi di pane, perfetti per la scarpetta!>.

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