DALLA RADIO DI RIO 18 UN’OFFERTA ALLA DEA DELLA MUSICA TROPICALE

Facendo tappa in Uruguay, Brasile, Venezuela, Colombia, Messico, New York, California, e innumerevoli altre destinazioni sonore attraverso samba, salsa, funk, cumbia, joropo, disco, psichedelia ed elettronica, Radio Chévere è il nuovo irresistibile album del collettivo internazionale Rio 18.

Per sua stessa natura “Radio Chévere”, il nuovo album dei Rio 18 e della loro schiera di ospiti, non può essere classificato semplicemente: al tempo stesso mixtape latino e programma radiofonico, è anche una lettera d’amore internazionalista, un’offerta alla dea della musica tropicale e a tutto ciò che essa comprende. Ambizioso, sì. Forse avventato. Ma certamente sincero, impegnato e divertente.

Con la voce del DJ ospite Coco Maria come guida, “Radio Chévere” ci accompagna in un viaggio attraverso una miriade di stili e storie musicali. Facendo tappa in Uruguay, Brasile, Venezuela, Colombia, Messico, California, New York e in innumerevoli altre destinazioni sonore attraverso la samba, la salsa, il funk, la cumbia, il joropo, la disco, la psichedelia e l’elettronica, “Radio Chévere” è anche una metafora musicale della migrazione, un viaggio da un continente, da una vita a un’altra.

L’album contiene canzoni in ben quattro lingue (spagnolo, portoghese, gallese e inglese) e include la collaborazione con le leggende brasiliane dei +2 (Moreno Veloso, Kassin e Domenico Lancellotti) nella tenera ballata di samba “Oh Minha Querida”, le divinità transatlantiche dello Yacht Rock Young Gun Silver Fox (“She’s In LA”), la “migliore di San Paolo” Silvia Machete nel funk sudato di “Maybe Man” e la regina venezuelana di Llanera e Joropo Luzmira Zerpa che canta “Padre Tiempo”, su un’incessante pulsazione afro-venezuelana.

Questo torrente di eclettica arriva dopo aver registrato tre album in gallese, prevalentemente ispirati alla musica brasiliana, il fondatore dei Rio 18, Carwyn Ellis, ha avuto difficoltà a seguire “Yn Rio” del 2021: “Avevamo fatto un concept album con un’orchestra. Come si fa a seguirlo?”, dice. “Così mi sono ritirato nel mio laboratorio, ho imparato quanta più musica nuova potevo, ho iniziato a imparare anche lo spagnolo e ho finito per scrivere brani in un mucchio di lingue e stili, che riflettevano tutte cose che avevo imparato o sperimentato negli ultimi due anni”.

Dalla nascita del gruppo nel 2018, su suggerimento di Chrissie Hynde quando era in tournée in Sud America come membro dei Pretenders, Carwyn ha intrapreso un viaggio di scoperta musicale attraverso gli stili di quel continente. E in quei cinque anni ha imparato molto! Ma con una nuova mossa radicale, Carwyn si è allontanato dal microfono, preferendo concentrarsi sulla scrittura e sulla produzione, affidando i compiti vocali ai membri della band Baldo Verdu (Venezuela) ed Elan Rhys (Galles) e a una serie di collaboratori. “Riescono a cantare e a esprimere quello che provo molto meglio di me, e sia Elan che Baldo apportano alle nostre canzoni un’autenticità e una forza che mi sorprendono e mi elevano. Collaborare con tanti altri artisti stimolanti per questo album ci ha aiutato a crescere e ad assimilare più stili – siamo già a metà del nostro prossimo album”.

Rio 18 è un collettivo internazionalista con radici celtiche e latine e amore al centro. Con una copertina carnevalesca e accattivante realizzata dal brillante artista grafico colombiano Yoda, “Radio Chévere” è al tempo stesso attuale e senza tempo.

Radio Chévere è pubblicato dall’etichetta Légère Recordings.

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