«Dalla semina al cielo», l’epopea di Gino Girolomoni nel documentario di Biagianti
Prima proiezione al cinema Nuova Luce di Urbino mercoledì 17 maggio. Ingresso libero fino ad esaurimento posti
«Dalla semina al cielo» è il documentario realizzato dal giornalista videomaker della Provincia Filippo Biagianti che racconta la vicenda umana fuori dall’ordinario di Gino Girolomoni, considerato il padre del biologico in Italia. L’intreccio narrativo collega le testimonianze dirette afferenti al Monastero di Montebello e alla visione iniziale degli anni Settanta alla storia dello spettacolo teatrale dedicato al pioniere della cooperativa agricola, prodotto dal Centro teatrale dell’Università di Urbino Cesare Questa. La prima proiezione è in programma a Urbino mercoledì 17 maggio, alle ore 21, al cinema Nuova Luce (via Veterani, 17). Previsti i saluti del presidente della Provincia Giuseppe Paolini e degli altri rappresentanti delle istituzioni, prima dell’introduzione dell’autore Biagianti, del regista dello spettacolo teatrale Aureliano Delisi e di Maria Girolomoni, figlia di Gino. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. La colonna sonora del documentario è realizzata da Marco Cesarini, mixing e sound design a cura di Luca Vagnini (Avangarage recording studio). L’iniziativa è organizzata dalla Provincia in collaborazione con Fondazione Girolomoni.
Gino Girolomoni, scomparso nel 2012, inizia l’attività di agricoltore agli inizi degli anni Settanta, periodo in cui il massiccio spopolamento delle campagne aveva già portato migliaia di contadini dai campi al lavoro stipendiato in fabbrica. Nel 1977 fonda la cooperativa agricola Alce Nero, trasferendosi a vivere con la famiglia e un piccolo gruppo di amici nel monastero di Montebello, nei pressi di Isola del Piano, piccolo borgo nell’entroterra Pesarese. Nel pieno sviluppo dell’industrializzazione e della chimica di sintesi applicata all’agricoltura, il Monastero di Montebello diventa un punto di riferimento per il mondo della neonata agricoltura biologica. Un percorso fatto di seminari, incontri pubblici, spettacoli teatrali, che con il tempo si è trasformato in un vero e proprio manifesto del coltivare e vivere biologico italiano.