Domani inaugura la mostra “I registri malatestiani e l’arte militare del primo Rinascimento”
Inaugurerà domani venerdì 16 dicembre alle 17 nella Sala di Rappresentanza della Fondazione Carifano la mostra “I registri malatestiani e l’arte militare del primo Rinascimento”.
La mostra, organizzata dal Centro Internazionale di Studi Malatestiani con il Comune di Fano, l’Archivio di Stato di Pesaro-Urbino, la Biblioteca Federiciana di Fano, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, è costituita da sezioni storico-documentarie e oplologiche. La documentazione composta da undici registri malatestiani conservati nella Sezione Archivio di Stato di Fano, ricostruisce gli aspetti militari della Signoria dei Malatesti, quali momenti qualificanti di una struttura statale che, tra il XIV e il XV secolo, anticipa l’arte militare rinascimentale. Mediante un’accurata indagine archivistica sono stati approfonditi i caratteri fondamentali dell’economia di condotta della Signoria malatestiana, contraddistinta da una pianificazione strategica e da oculati scambi militari e culturali, che hanno fatto di Fano uno dei punti di riferimento dello Stato signorile.
“La mostra – come sottolinea Anna Falcioni, presidente del Centro Internazionale di Studi Malatestiani – pur mantenendo un approccio altamente scientifico nello studio della documentazione, è stata strutturata per raccogliere per la prima volta, qui a Fano, tutta la documentazione malatestiana, che la città marchigiana vanta di possedere e conservare. Pertanto l’esposizione dei registri malatestiani è stata intervallata sia da diverse tipologie di fonti iconografiche coeve e postume, di cui la Biblioteca Federiciana è un contenitore inesauribile e in parte inesplorato, sia da un video che commenta le tecniche militari desumibili da un prezioso dipinto del secolo XVII, conservato al Museo Diocesano, attestante un assedio del territorio di Fano, avvenuto probabilmente tra il Quattrocento e il Cinquecento.
“Il dominio della potente famiglia dei Malatesta, signori della città dal 1357 al 1463 è l’anello fondante della nostra storia cittadina – precisa l’assessora alla Cultura Cora Fattori -. Soprattutto quando Sigismondo Malatesta dovette cedere Fano al duca di Urbino Federico da Montefeltro dopo un lungo assedio. Sottolineo che le sezioni documentarie sono state arricchite dalla collezione di medaglie e ceramiche malatestiane avendo così una visione interdisciplinare delle fonti scritte e materiali, custodite nella Biblioteca Federiciana e nel Museo Civico del Palazzo Malatestiano, che in tal senso possono veramente vantare un patrimonio documentario unico e raro”.
“La Fondazione – afferma il presidente Giorgio Gragnola – è stata ben lieta di promuovere e rimarcare il ruolo di questa mostra che annovera codici così importanti. Queste sezioni storico-documentarie rappresentano motivi di approfondimento che siamo sicuri cittadini e turisti potranno scoprire e dialogare con la nostra storia”.