Domenica 5 giugno inaugurazione a Orciano di Pesaro

La seconda tappa della staffetta espositiva «I Borghi dell’Arte», la mostra collettiva che cerca di valorizzare i borghi storici

La mostra collettiva itinerante «I Borghi dell’Arte», promossa dall’associazione Officina degli Artisti, è partita dalla capitale del Rinascimento, Urbino. Domenica 5 giugno alle ore 18.00 sarà pronta per essere inaugurata presso la Sala Santa Caterina.

Protagonisti della mostra sono otto artisti eterogenei, provenienti da realtà geografiche ed appartenenti a correnti artistiche differenti: Vitaliano Angelini di Urbino, Gianluca Bastianelli di Fermignano, Giovanni Bellantuono, Beppe Sabatino di Fano, Valentina Michelutti, Maria Pia De Silvestro di Predazzo (Trento), Paolo Del Signore di Fano e Gastone Mariani di Fano. «Tutti hanno accettato la difficile sfida di far dialogare la pittura contemporanea con la storicità dei borghi», ha sottolineato il presidente dell’associazione Officina degli Artisti Carlo Ceccarelli. Per il critico d’arte Lorenzo Fattori «Sarà interessante vedere come la collettiva cambierà nel nuovo allestimento che sarà all’interno di una ex-chiesa. Si passa dal Circolo Culturale Cittadino di Urbino all’interno di una Sala di Lettura annessa ad un caffè luogo per vocazione dedito agli incontri e discussioni delle persone, ad uno spazio concepito originariamente per la preghiera ed oggi trasformato in sala polivalente». Secondo l’architetto e consigliere comunale di Fano, Stefano Marchegiani, che ha portato un contributo al catalogo, «sarà una collettiva polifonica, fatta di artisti eclettici sul piano della formazione e dell’espressione».

LE PROSSIME DATE –dal 5 al 19 giugno; Mombaroccio, dal 26 giugno al 10 luglio; Fermignano, dall’8 al 22 settembre; Mondolfo, dal 25 settembre al 9 ottobre.

La mostra vede il patrocinio e la compartecipazione della Regione Marche e il patrocinio di Provincia di Pesaro e Urbino e Comuni di Fermignano, Mombaroccio, Mondolfo e Terre Roveresche. «Terminato il tour provinciale, il progetto si trasferirà in altre realtà italiane, a partire dal Trentino e dalla Val di Fiemme».

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