Emergenza Covid19, sopralluogo di Seri e Fanesi all’ex convitto Colonna per valutarne l’utilizzo
Il Sindaco Massimo Seri e il Vice sindaco con delega alla Protezione Civile Cristian Fanesi hanno preso parte ieri mattina per il Comune di Fano ad un sopralluogo all’interno dello stabile dell’ex Convitto “Vittoria Colonna” di via Montegrappa, insieme con i referenti di ASUR Area Vasta 1 e della Protezione Civile locale e regionale, accompagnati da un rappresentante di Invimit Sgr Spa, la società del Ministero dell’Economia e delle Finanze alla quale è affidata la gestione dello stabile, ex ENAM ora di proprietà INPS.
L’ispezione era finalizzata a verificare lo stato della struttura, che ha circa 100 camere indipendenti con bagno utilizzabili anche parzialmente, ai fini di un eventuale impiego nell’ambito dell’emergenza COVID19 quale soluzione non ospedaliera, come luogo dove ospitare situazioni di contagio leggere o di isolamento non gestibile in casa, oppure per dare una prima risposta a persone che improvvisamente si sono trovate prive di abitazione.
Ne è emerso che l’edificio, immediatamente raggiungibile dalle principali vie di comunicazione cittadine e provinciali, si trova in buono stato manutentivo dal punto di vista strutturale e sono stati rilevati limiti solamente alla funzionalità degli impianti idraulici e termici, tutti disattivati da tempo, sui quali sarebbero necessari alcuni interventi nel caso di un effettivo utilizzo dell’ex convitto da parte della Protezione Civile.
La verifica segue di pochi giorni la segnalazione fatta dal Comune di Fano, nello spirito di collaborazione istituzionale, al Governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli ed ai vertici nazionali e regionali della Protezione Civile, della presenza sul territorio della struttura attualmente inutilizzata. Stesso spirito di collaborazione tra enti pubblici espresso da INPS Marche, alla quale va il ringraziamento del Comune di Fano, nella volontà di mettere l’ex convitto a disposizione della Protezione Civile, per un eventuale utilizzo nell’emergenza dettata dalla pandemia da COVID19.