Esami radiologici a domicilio per anziani, disabili e pazienti difficilmente trasportabili
Talè: (nella foto) “Il servizio, partito in via sperimentale in Area Vasta 3, sarà presto esteso in Area Vasta
1 e poi in tutta la Regione” Radiologie a domicilio per anziani, disabili e pazienti con difficoltà
ad essere trasportati: a Macerata è già possibile e presto lo sarà anche in Area Vasta 1 e poi in tutta la regione”. Lo evidenzia il consigliere Federico Talè, che spiega: “Un servizio all’avanguardia e un’attenzione in più alle persone fragili e alle zone periferiche del territorio”.
“Il mio obiettivo – continua il consigliere – è applicare il protocollo sperimentale avviato con successo da Asur Marche nell’Area Vasta 3 di Macerata anche agli altri ambiti sanitari. Entro tre mesi partiremo in Area Vasta 1, per proseguire con l’estensione del servizio a tutta la regione.
Nel maceratese siamo partiti a metà ottobre 2018 e ad oggi sono state eseguite numerose prestazioni, che hanno dimostrato l’efficacia del se
rvizio, il quale rientra nelle prestazioni offerte dalla sanità pubblica e non ha costi per il paziente ad eccezione del ticket se dovuto.
Il progetto ha l’obiettivo di ridurre al minimo il disagio dei cittadini anziani o disabili che necessitano di controlli radiologici ma hanno difficoltà a raggiungere le strutture ospedaliere per effettuare gli esami. In questo modo non è il paziente ad essere trasferito, ma sono le apparecchiature diagnostiche e il personale sanitario che si muovono. Erogare prestazioni a domicilio – sottolinea Talè – significa dare un servizio sanitario istituzionalizzato a persone fragili e offrire un supporto ai familiari, evitando loro gravi disagi. Inoltre, consente di ridurre gli accessi impropri alle postazioni di pronto soccorso e ai servizi di radiologia negli ospedali e nei poliambulatori, con conseguente riduzione delle liste di
attesa”.
Talè spiega infine nel dettaglio quali sono i destinatari del progetto: “Si tratta degli assistiti territoriali in Adi
(Assistenza Domiciliare Integrata) o ospitati nelle Rsa, per i quali situazioni di allettamento forzato o disabilità psico-fisica rendono difficile lo spostamento verso le strutture ospedaliere. Potranno beneficiare della radiologia a domicilio anche gli altri pazienti per i quali gli spostamenti sono difficili o sconsigliabili, come le persone affette da certe patologie polmonari, cardiache, oncologiche, neurologiche, osteoarticolari, le persone sottoposte ad interventi ortopedici e con difficoltà di movimento. Gli esami previsti sono quelli a torace, bacino, anca, spalla, gomito, polso, ginocchio, caviglia, femore, gamba, omero, avambraccio, mano e piede”.
“Ringrazio il gruppo di lavoro multidisciplinare che ha redatto il protocollo – conclude il consigliere delegato -, l’equipe territoriale di Macerata e la direttrice sanitaria Nadia Storti per l’ottimo lavoro svolto, nonché tutto il personale medico sanitario coinvolto nel processo. E’ grazie alla loro professionalità che potremmo estendere il progetto in Area Vasta 1 e poi nel resto della regione, con un occhio di particolare riguardo per le zone interne, quelle più isolate dove un servizio di questo genere può fare davvero la differenza”.