FANO JAZZ BY THE SEA 2024: DI TUTTI, PER TUTTI
“Un festival di tutti per tutti” è il claim della 32^ edizione di di Fano Jazz by the Sea.
9 giorni di Festival, 43 concerti, 35 dei quali a ingresso gratuito, 150 musicisti provenienti da tutto il mondo che dal 20 al 27 luglio si esibiranno nelle location più suggestive della città di Fano, dal Centro Storico al Lungomare, con il consueto finale festoso alla Golena del Furlo di Acqualagna previsto per domenica 28 luglio: sono questi i primi dati salienti dell’edizione 2024 di Fano Jazz By The Sea che, salutando il suo trentaduesimo anno di vita, prosegue il suo cammino con immutata attenzione verso il panorama internazionale di una musica in costante movimento, consapevole della propria storia, con i piedi ben piantati nel presente e lo sguardo immancabilmente proteso verso il futuro. Un Festival che, nel suo lungo, appassionante percorso, si è sempre fatto interprete delle trasformazioni sociali che attraversano il mondo contemporaneo, sposando la causa dell’ecosostenibilità e diffondendo messaggi di dialogo fra culture diverse oggi più che mai necessari.
Per Luca Serfilippi, Sindaco di Fano, «Fano Jazz By The Sea è un appuntamento che può essere considerato come uno specchio. Uno specchio in cui si riflette la bellezza della città, accarezzata dalle note e dalle emozioni di questo Festival. Fano Jazz By The Sea esalta e crea una forte connessione con l’identità della nostra Città. I grandi artisti internazionali che si esibiranno sul palco renderanno unica questa edizione. Cultori e appassionati arriveranno da tutto il mondo proprio per gustarsi e per vivere l’atmosfera incredibile che questo Festival è in grado di regalare. Un’anima capace di leggere e ascoltare i cambiamenti della società interpretandoli con la chiave della musica. Inoltre, al centro c’è il perno della sostenibilità come leva per diffondere una cultura del rispetto e della responsabilità sociale».
Nell’introdurre il programma della XXXII edizione, Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea, smentisce il luogo comune che il jazz sia una musica “difficile”, per pochi: «Per la sua caratteristica di essere nata oltre un secolo fa dall’incontro di culture diverse, il jazz è una musica inclusiva, anzi la più inclusiva, la più aperta a recepire stimoli differenti e a rispecchiarli attraverso un caleidoscopio di suoni e ritmi. Il jazz è quindi una musica di tutti e per tutti e, di conseguenza, Fano Jazz By The Sea è un Festival di tutti per tutti».
«Anche quest’anno il Festival, con la sua molteplicità di proposte e attività, si conferma parte del tessuto connettivo della Città, attraversandola in tutti i suoi angoli più significativi, dall’Arco D’Augusto, dove si svolgerà un importante appuntamento a ingresso gratuito, alla quattrocentesca Rocca Malatestiana, sede stabile ormai da anni del Main Stage, alla Chiesa di San Francesco e alla Pinacoteca San Domenico, dove si terranno i concerti della sezione Exodus, per arrivare alla Spiaggia Sassonia con il suggestivo concerto all’alba, senza dimenticare il Jazz Village, allestito di fronte all’entrata della Rocca, che incarna il progetto Green Jazz, e a cui non possiamo rinunciare», prosegue Pedini.
Organizzato da Fano Jazz Network in collaborazione con il Comune di Fano, con il sostegno di MIC-Ministero della Cultura, Regione Marche, Fondazione Carifano e altri partner istituzionali e privati, Fano Jazz By The Sea 2024 si configura con un format ampiamente consolidato, con la sua suddivisione in varie sezioni che nell’insieme esprimono uno spiccato spirito di condivisione.
Main Stage
Il Main Stage della Rocca Malatestiana è la finestra aperta sul panorama musicale internazionale nelle sue variegate diramazioni odierne, inclusi incontri tra musicisti di diversa provenienza geografica, come nel caso del concerto di domenica 21 che avrà come protagonisti il formidabile bassista di origine africana Richard Bona e il prodigioso pianista cubano Alfredo Rodriguez, coadiuvati dal batterista Michael Olivera. La sera dopo sarà la volta di una personalità di spicco di una musica fatta di tante musiche: il suonatore di oud e vocalist di origine tunisina Dhafer Youssef, che presenterà il recente progetto Streets of Minarets, incrocio tra suoni e culture dagli inebrianti profumi mediorientali.
Martedì 23 luglio toccherà, quindi, al trio del pianista di origine armena Tigran Hamasyan, artefice di una fortunata miscela di sonorità jazz-fusion, alchimie elettroniche e aromi folklorici. Novità assolute per il Festival marchigiano saranno, poi, la violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza e il pianista spagnolo Daniel Garcia, due nomi che rimandano inevitabilmente ai climi della musica di ceppo latino, rispettivamente ospiti del Festival nelle serate del 24 e 25 luglio. La prima, nuova star della scena world, arriverà a Fano sull’onda del suo ultimo album Caribe, irresistibile miscela di cumbia, son, bossa, samba, tango, rumba, reggae e salsa. Più propenso ad atmosfere riflessive, ma anch’egli figlio di tante musiche – dal jazz al rock, alla tradizione della sua terra d’origine – è Daniel Garcia, la cui musica fonde una naturale carica comunicativa con un palpabile lirismo.
Venerdì 26, toccherà salire sul Main Stage della Rocca ai rinnovati The Bad Plus, ovvero al bassista Reid Anderson e al batterista Dave King, cofondatori del gruppo, affiancati dal sassofonista Chris Speed e dal chitarrista Ben Monder, quest’ultimo partner di David Bowie nel suo album Blackstar. A Fano si ascolteranno quindi dei The Bad Plus molto diversi rispetto al passato: l’asse musicale della band è infatti oggi spostato decisamente in direzione di un post-rock che, mantenendo gli addentellati con certo jazz elettrico, oscilla tra una dimensione astratta e in qualche modo psichedelica e una energetica, roboante e talora «hard».
Live In The City
Nata come forma di Resilienza nel 2020, al termine del primo lockdown, con l’intento di contribuire a ripensare ad una città con la voglia di tornare a vivere, la sezione Live In The City prenderà avvio nella giornata di sabato 20 luglio con la tradizionale parata per il Centro Storico della travolgente P-Funking Band (ore 11.30, con replica alle ore 18.30). In serata, sotto l’Arco d’Augusto, l’antica porta d’accesso della città, concerto gratuito con il trio elvetico The Next Movement e a seguire con il duo techno-jazz Flat Maze. Fra gli appuntamenti più attesi e sicuramente partecipati di Live In The City ci sarà, anche quest’anno, il Concerto all’Alba, previsto per domenica 21 alle ore 5 del mattino nei pressi dell’ex Anfiteatro Rastatt, con il pianista Claudio Vignali. Dalle ore 18 di sabato 27, prima con il Concerto dal Balcone del Pincio e poi con Fano Jazz Byke The Sea, corteo di bici e cargo byke con a bordo musicisti, la musica sarà nuovamente padrona assoluta dell’intera Città.
Young Stage – New Project
È lo spazio del Festival dedicato ai nuovi talenti, alcuni già affermati a livello nazionale e internazionale, e ai nuovi progetti, proposti anche da musicisti del territorio. Il tutto previsto al Green Jazz Village in orario tardo pomeridiano, prima dei concerti del Main Stage. Si parte domenica 21 luglio con il gruppo tutto marchigiano del sassofonista Massimo Valentini, per proseguire nelle giornate seguenti con due formazioni provenienti dall’Olanda, Nausyqa e Antares Flare Sextet, con il Magma Trio, il trio del chitarrista romano Edoardo Liberati e il quartetto del sassofonista toscano Lorenzo Simoni, vincitore nel 2023 del “Premio Internazionale Massimo Urbani” di Camerino, per finire sabato 27 con l’Orchestra Mosaico, formazione costituita da giovani e giovanissimi musicisti che, sotto la guida di Jean Gambini, anima da anni il Campus Musicale di Fano Jazz By The Sea.
Exodus Stage – Gli Echi della Migrazione
Ideata nel 2016, la sezione Exodus Stage – Gli Echi della Migrazione pone l’accento su una delle tematiche cruciali del nostro tempo: musica che invita alla riflessione, alla scoperta di suoni diversi che riflettono un pensiero comune, attraverso una serie di solo performance in programma nella Chiesa di San Francesco e alla Pinacoteca San Domenico dal 23 al 27 luglio. Ne saranno protagonisti il polistrumentista di origine curda Ashti Abdo, il sassofonista Emi Vernizzi, il bandoneonista e flautista Carlo Maver, il chitarrista Alessandro Santacaterina e la violinista Agnese Amico, specialista dell’hardingfele, il violino tradizionale della Norvegia.
Cosmic Journey
Dal 20 al 27 luglio torna, immancabile, l’appuntamento ‘round midnight con le sonorità elettroniche di Cosmic Journey, piccolo festival nel grande festival animato da dj, performer, producer e alchimisti elettronici di varia foggia. Quest’anno saranno di scena, nell’ordine: Flat Maze (all’Arco d’Augusto), Dervisci, Trrmà, Tanger Sound Clash, Batiq Babes, Mauricesax, Trust The Mask, DJ Knuf (tutti al Jazz Village). Synth, drum machine e incalzanti groove detteranno legge ma ci sarà anche spazio per sonorità morbide e avvolgenti.
Green Jazz Village
Con il Green Jazz Village continua, con ancora maggior forza e convinzione, l’impegno di Fano Jazz By The Sea nel diffondere valori universali come il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità – grazie all’adozione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) necessari per trasformare un evento da standard a ecosostenibile – che ha portato Fano Jazz Network ad essere il promotore e capofila della rete nazionale “Jazz Takes The Green”, che riunisce i festival a vocazione verde.
Insieme al suo essere cuore pulsante del Festival, il Green Jazz Village è anche luogo di incontro e dialogo privilegiato con la Città: allestito sempre di fronte alla Rocca Malatestiana, ospita al suo interno un’Area Chill con i concerti dello Young Stage e di Cosmic Journey, installazioni artistiche, info point, nonché il progetto Jazz For Kids con il Campus Musicale, a cui si aggiungono quest’anno due importanti workshop, “La voce nel Jazz”, a cura di Giada Clarissa Cambioli, e il Workshop di Improvvisazione a cura di Daniele Di Gregorio.
Si riconferma anche per quest’anno, la fruttuosa collaborazione con la Proloco di Sant’Andrea di Suasa, a cui sarà affidata la gestione del Food rigorosamente con prodotti del territorio.
Attività Collaterali – Fringe Events
Il già ampio e sfaccettato programma di Fano Jazz By The Sea si arricchisce ulteriormente di eventi collaterali, sempre in sintonia con lo spirito e la visione del Festival. Per Movie in Jazz, i rapporti tra musica e cinema saranno indagati da due storici film: Buena Vista Social Club di Wim Wenders e Ultimo Tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (mercoledì 24 e giovedì 25 luglio al Bastione Sangallo, ore 22.00). Jazz & Blue è invece il titolo di una serie di incontri realizzati in collaborazione con Fano UNIMAR e con la partecipazione del Prof. Carlo Cerrano, che parlerà di crisi climatica, ambiente marino e migrazioni, e l’Installazione “Circolare” a cura degli Studenti del Liceo Artistico di Ancona.
Per Arte e Jazz, nel segno dell’inclusione sociale, l’Odv Omphalos Autismo & Famiglie in collaborazione con lo Studio Drago di Giovanni Piccini proporrà un laboratorio dal titolo “Jazz loves autism”, che avrà per tema l’arte del mosaico e della decorazione. Il laboratorio sarà realizzato al Jazz Village il 22 e 23 luglio dalle ore 17.
Non mancheranno, infine, gli appuntamenti meditativi e rilassanti, con Yoga & Jazz, con Costanza De Sanctis, coadiuvata dal percussionista Peppe Consolmagno, e con il Tai Chi a cura della scuola “A.S.D.Yan Long”.
Concerto alla Golena del Furlo – Terre Sonore
Fano Jazz By The Sea 2024 si concluderà, come di consueto, con l’appuntamento al Parco Golena del Furlo di Acqualagna: una vera e propria festa musicale di cui saranno protagonisti i francesi Lehmann Brothers, ovvero una delle più avvincenti macchine musicali a suon di funk oggi in circolazione. Il concerto alla Golena del Furlo rappresenta anche l’ormai tradizionale passaggio di testimone con Terre Sonore, Festival che per il quarto anno consecutivo si snoderà per tutto il mese di agosto nei luoghi più suggestivi della provincia di Pesaro e Urbino.