Fanum Fortunae: quasi 2.000 in costume romano sotto l’Arco d’Augusto. La Corsa delle bighe vinta dalla fazione della Volpe
Uno spettacolo nello spettacolo. Fanum Fortunae- La Fano dei Cesari saluta l’edizione 2022, la prima completa post Covid, con un successo di partecipazione, quasi 2.000 persone in abiti romani, ed una emozionante corsa delle bighe che ha regalato, come sempre, tantissime emozioni.
L’evento – organizzato dal Comune di Fano insieme alla Pro Loco e con la collaborazione di Colonia Iulia Fanestris, Simmachia Ellenon, Noi di Sant’Orso – ha coinvolto 15 gruppi storici provenienti da tutta Italia (Roma, Padova, Ascoli Piceno, Otricoli di Cupra Marittima, Reggio Emilia, Modena e Rimini) oltre alle fanesi Colonia Iulia Fanestris (romani) e Simmachia Ellenon (greci). Per 4 giorni i rievocatori hanno allestito accampamenti nella città, fatto ronde, eseguito dimostrazioni di riti e combattimenti, fino ad arrivare al momento clou della manifestazione: la grande parata e la corsa delle bighe di domenica 17 luglio.
Parata che oltre ai rievocatori (oltre 250) ha avuto come protagoniste le quattro fazioni cittadine (Volpe, Delfino, Lupo e Cinghiale per un totale di oltre 1.500 partecipanti) che, dall’Arco Augusto, hanno percorso l’anello in sabbia del Pincio dove è andata in scena anche la spettacolare “testudo”, la manovra militare che porta i legionari a coprirsi con gli scudi di fronte all’attacco del nemico. Manovra che è stata eseguita alla perfezione dalla Colonia Iulia Fanestris
Poi, al calar della luce, la sfida delle sfide, la corsa delle bighe, che ha visto la Volpe guidata da Flavius battere nella finale, con un duello all’ultima curva, il Delfino dell’auriga Faustus.
A seguire le premiazioni con i Ludi Fortunae che sono andati alla fazione del Delfino, il premio Pompa Magna al Cinghiale e il miglior costume alla fazione del Lupo con “Bacco”.
“Fanum Fortunae – sottolinea l’assessore al Turismo e agli Eventi del Comune di Fano Etienn Lucarelli – è un format che funziona perché riuscire a riportare una città indietro di 2.000 anni attira non solo turisti ma coinvolge i cittadini non solo nella partecipazione ma anche nell’organizzazione dell’evento e questo gli dona ancor più appeal. La strada che abbiamo intrapreso nelle ultime edizioni, e cioè quella di riportare in scena momenti di vita civile e militare dell’antica Roma, è sicuramente da percorrere e potenziare perché rende questo evento unico nel suo genere in tutto il panorama nazionale. Non posso che ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita della Fanum Fortunae, volontari che si muovono come professionisti”.