FINALMENTE ALMA, CON LA PRIMA VITTORIA NEL RICORDO DEL PATRON GENTILI

ALMA JUVENTUS FANO-LEGNAGO SALUS 1-0

ALMA JUVENTUS FANO (4-3-2-1): Meli; Cargnelutti, Brero, Bruno, Paolini; Said (20’st Nepi), Amadio, Parlati (34’st Ferrara); Marino (20’st Scimia), Baldini (34’st Carpani); Barbuti (49’st Zigrossi). A disp.: Viscovo, Santarelli, Isacco, De Vito, Di Sabatino, Mainardi, Rillo, Nepi. All.: Destro.

LEGNAGO SALUS (4-3-1-2) Pizzignacco; Zanoli, Bondioli, Perna (42’st Pellizzari), Girgi (42’st Chakir); Giacobbe, Gasperi (1’st Ricciardi), Antonelli; Morselli (34’st Zanetti); Grandolfo, Luppi. A disp.: Colombo, Pavoni, Ranelli, Ferraro, Senese, Ruggero, Mazzali. All.: Bagatti.

ARBITRO: Cavaliere di Paola.

RETI: 39’st Nepi (A).

NOTE: ammoniti Giacobbe, Perna, Ricciardi, Nepi, Carpani, Luppi; angoli 6-2; recupero 2’+5’.

Al tredicesimo tentativo ecco finalmente la prima vittoria in campionato dell’Alma, meritata quanto sudata nel recupero col Legnago Salus e da dedicare al compianto ed amatissimo ex patron Gentili (nella foto il minuto di silenzio osservato in sua memoria). La risolve il neoentrato Nepi, dopo anche un rigore fallito da Barbuti, regalando alla squadra di Destro tre punti che valgono oro nella lotta per non retrocedere. Alla luce anche dell’altra sfida odierna, lo 0-0 tra Fermana ed Arezzo, il Fano è infatti penultimo a +2 dal fanalino di coda (ovvero l’Arezzo col quale affronterà mercoledì 16 dicembre in trasferta il duello ugualmente rinviato per Covid) e -3 dalla zona salvezza. Il tecnico granata compie nella circostanza un mini turnover considerando evidentemente i tre impegni in otto giorni (domenica al “Mancini” scenderà l’ambiziosa Feralpi Salò), così rispetto al primo della serie promuove titolari Bruno, Said e Parlati per Zigrossi, Carpani e Ferrara. Vara inoltre un 4-3-2-1, accantonando il 4-2-3-1 del derby con la Vis. L’allenatore biancazzurro Bagatti è invece costretto ad avvicendare lo squalificato Bulevardi e l’infortunato Rolfini con Giacobbe e Grandolfo, mentre Girgi è preferito a Ricciardi. I fanesi approcciano il match col piglio giusto, chiamando Pizzignacco a rifugiarsi in angolo già al 2’ sull’insidioso fendente dal limite di Parlati. Altra situazione interessante al 6’, quando Barbuti non riesce ad impattare la sfera sul bel cross di Cargnelutti. Quest’ultimo sale spesso a destra, mettendo un’altra invitante palla al 21’ che Marino nel traffico spedisce a lato. I padroni di casa mantengono saldamente il pallino del gioco, solo che difettano in precisione dalla trequarti in su. Al 34’ però dall’ennesima spunto sulla fascia di Cargnelutti scaturisce l’episodio che può rompere il ghiaccio, con Perna che aggancia Barbuti. Dal dischetto va lo stesso attaccante, facendosi ipnotizzare dal portiere avversario. Al 37’ è poi l’Alma a rischiare grosso, salvata da Meli sul rigore in movimento di Grandolfo. Adesso è botta e risposta, col Pizzignacco che stavolta al 39’ nega il gol a Marino imbeccato da Barbuti. Quindi al 5’ della ripresa è ancora il numero 9 ad avere l’opportunità per sbloccarla, sprecata con un sinistro largo su assist di Baldini. Il Legnago è indotto sulla difensiva dagli uomini di Destro, minacciosi pure all’11’ con la fucilata centrale di Parlati. La pressione fanese è costante, il problema è che non si fa breccia nel muro eretto da Bagatti e sono vane anche le proteste per una spinta in area ai danni di Cargnelutti. Il Fano comunque non demorde, venendo premiato al 39’. Sugli sviluppi di un corner il solito Pizzignacco respinge prodigiosamente l’incornata sottomisura di Barbuti, non potendo nulla sul tap-in del classe 2000 Nepi. Il finale è al cardiopalmo, con Meli che al 48’ miracoleggia sul guizzo di Grandolfo aiutato dalla traversa e si ritrova tra le braccia la ribattuta a porta spalancata di Luppi.

 

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