Gabellini a sorpresa nomina un nuovo DG
E’ insomma Simone Bernardini ad uscire dal cilindro magico del presidente granata Claudio Gabellini, che ieri tra lo stupore generale lo ha nominato nuovo direttore generale dell’Alma. Ascolano, 43 anni compiuti lo scorso 18 dicembre, Bernardini è stato portiere di calcio a cinque del Miracolo Piceno in B e nel calcio ha già ricoperto questo incarico a Giulianova in D nel 2014 prima di diventare amministratore delegato del Teramo in C nel 2015 e vice presidente del Monticelli tra i dilettanti nel 2016. Nell’ultimo anno più di una volta si era visto al “Mancini” ad assistere a partite del Fano vicino al patron, ma nessuno si aspettava potesse finire a sedersi sulla poltrona di fatto occupata sino a qualche settimana fa da Franco Peroni. La sua promozione è stata annunciata attraverso un comunicato a firma dell’ufficio stampa di via Metauro, all’interno del quale si legge poi che «nei prossimi giorni si andrà a delineare il nuovo assetto societario» e che «entro i termini prestabiliti verrà formalizzata la domanda di iscrizione al prossimo campionato». Con nessuna dichiarazione ufficiale rilasciata a corredo, né da Gabellini né dallo stesso Bernardini, questa notizia non ha fatto però che aumentare la confusione nella già enigmatica situazione societaria granata. Non si capisce infatti se questa investitura rappresenti solamente l’inizio di un radicale cambiamento in seno all’Alma, preludio cioè alla cessione del club, oppure se a Bernardini spetti ora il compito di gestire la società alle dipendenze di Gabellini cercando magari di intercettare soci se non acquirenti. Ricostruendo la storia calcistica del neo dg fanese, si viene tuttavia a scoprire che a Giulianova furono suoi compagni di avventura due personaggi accostati in questi ultimi giorni al Fano. Vale a dire Moris Carrozzieri ed Antonio Esposito, rispettivamente direttore sportivo e presidente di quella formazione giuliese che allenata da Francesco Giorgini (padre della compagna di Carrozzieri) terminò nona bloccando sull’1-1 nel fango del Fadini la lanciatissima corazzata granata condotta dall’attuale mister della Recanatese Marco Alessandrini. L’associazione verrebbe quindi spontanea, anche se per il momento non c’è conferma di un suo collegamento con la trattativa per l’acquisizione dell’Alma (in toto o di una quota non è dato a sapersi) portata avanti dal trentottenne ex centrale difensivo di Atalanta, Palermo e Sampdoria in A e dal quarantottenne imprenditore campano della telefonia. Sul piatto ci sarebbero anche possibili collaborazioni con la Dea o col Pescara, pure queste comunque tutte da verificare. Non è inoltre da ritenere fuori dai giochi la cordata aretina, che avrebbe nel referente dell’azienda del trading di energia Axpo Simone Corradi uno dei suoi cardini. Quest’ultima ad aprile si era interessata all’Arezzo, defilandosi dopo averne studiato approfonditamente i bilanci. Di certo, almeno stando alla nota del Fano, c’è che il segretario Marco Minardi sta completando l’iter per l’iscrizione della squadra al terzo campionato di fila in terza serie. La scadenza è fissata per questo sabato, quando la Lega dovrà aver ricevuto la documentazione mancante con tanto di fideiussione da 350 mila euro. La sottoscriverà Gabellini o una nuova proprietà? L’interrogativo, non di poco conto, dovrebbe avere presto una risposta.