I GROOVE DEL DESERTO E IL ROCK TUAREG INCONTRANO LA PISTA DA BALLO

Il gruppo afro-mediterraneo di base a Madrid Sinouj propone un 45 giri che rompe le frontiere e sfuma i generi: con una potente reinterpretazione del classico nordafricano “Hak Dellali”sul lato A mentre il producer berlinese Voodoocuts sforna un remix psichedelico elettronico da club sul lato B.

L’ensemble Sinouj, con sede a Madrid, fonde le profonde tradizioni del Mediterraneo con la forza trainante del jazz contemporaneo, del funk, del rock e dei groove dell’Africa occidentale. La loro visione aperta attira musicisti da tutto lo spettro – dal flamenco alla musica classica iraniana, dal soul al jazz d’avanguardia – creando un suono dinamico e in continua evoluzione che è allo stesso tempo globale e inconfondibilmente proprio.


La loro ultima pubblicazione punta i riflettori su “Hak Dellali”, un brano tradizionale nordafricano che è salito alla ribalta negli anni Ottanta grazie alla star tunisina Hedi Habbouba e poi al cantante emiratino Hussain Al Jassmi. Nelle mani di Sinouj, questa canzone classica diventa un rituale trasformativo, che pulsa con l’ondeggiare festoso del ritmo chaabi marocchino, la grinta rock tuareg e la scintilla spontanea del jazz. Nel corso degli anni ha sempre infiammato i concerti della band in una celebrazione estatica.

Con “Hak Dellali” Sinouj, supportato da un remix psych e club-oriented dei berlinesi Voodoocuts, continua a confondere i confini tra generi e geografie, offrendo una nuova interpretazione della tradizione.

Hak Dellali è pubblicato da Lovemonk Records.

Potrebbero interessarti anche...