I Malatesta si riprendono il cuore di Fano
Grande successo per la rievocazione della Pandolfaccia, che proseguirà con alcune date ad ottobre
Non si può parlare di manifestazione. Il lungo fine settimana dedicato a I Malatesta a Fano ha costituito un’esperienza immersiva nella storia della città di Fano. Quanto curato e proposto dal gruppo storico La Pandolfaccia ha rappresentato un’opera magistrale ed unica per il turismo cittadino, nella quale chi ha deciso di affidarsi alla narrazione delle tre giornate è stato accompagnato per mano in un viaggio fatto di rievocazione a tuttotondo, in cui il pubblico ha potuto beneficiare della ricostruzione filologicamente fedele di eventi, usi e costumi tipici del periodo a cavallo tra XIV e XV secolo. Entrando dal Pincio asserragliato da arcieri ed accampamenti militari, quasi a difendere la porta di ingresso alla città, il centro storico si apriva senza forzature al suo passato medioevale.
Da venerdì 30 giugno alla sera di domenica 2 luglio, il centro storico di Fano è stato infatti il centro di numerosi spettacoli ed appuntamenti culturali, aperti dall’arrivo di Pandolfo III alla Darsena Borghese e conclusi con la premiazione della disfida del tiro alla fune, a cui hanno preso parte i quattro castelli di Fano, Mondolfo, San Costanzo e Castelvecchio. Quest’anno, il decimo Palio delle Contrade è stato assegnato ai padroni di casa, ma la competizione con le realtà dei territori malatestiani è soltanto ai blocchi di partenza.
Grande successo anche per gli allestimenti, la taverna, gli spettacoli di giocoleria, musica, danza, sputafuoco e degli sbandieratori, fiore all’occhiello del gruppo organizzatore. Le visite guidate curate dagli studenti dell’Istituto Nolfi- Apolloni di Fano ha registrato un altro vero record, in cui i molti turisti (e non solo) incuriositi dalle bellezze e dalla storia della città hanno permesso di avere quasi sempre gruppi al completo.
«Un weekend che ha generato moltissimo interesse grazie agli spettacoli, le esibizioni e i giochi risalenti al 1388. – ha commentato il Sindaco di Fano, Massimo Seri – È stata davvero suggestiva l’aderenza con la manifestazione, tanto che quest’anno è stata molto apprezzata la possibilità di poter indossare gli abiti dell’epoca, così da partecipare al banchetto insieme a Pandolfo III e Paola Bianca. Questa manifestazione ha suscitato un grande successo per merito anche dell’impegno del gruppo storico La Pandolfaccia, che ha messo energie e impegno per renderla davvero interessante».
I complimenti all’organizzazione arrivano anche dalla Regione Marche, per il tramite del consigliere Luca Serfilippi: «Faccio i miei complimenti alla Pandolfaccia per la grande riuscita di questa manifestazione. I Malatesta a Fano rappresenta un grande evento di accoglienza turistica, che la Regione Marche sostiene tramite il bando accoglienza. Emozionante vedere bambini che rimangono affascinati da tutti gli artisti presenti!».
La ritrovata collaborazione con la Confcommercio è stata alla base del recupero della denominazione de I Malatesta a Fano, con cui tale evento aveva originariamente iniziato a muovere i primi passi oltre 30 anni fa. «I Malatesta a Fano ha dimostrato di possedere le capacità per reggere il confronto con altre manifestazioni. – ha dichiarato Barbara Marcolini, Vice Presidente di Confcommercio Marche Nord – La straordinaria capacità di rinnovarsi e di guadagnarsi ogni volta la simpatia sia dei fanesi che dei turisti è un aspetto di grande forza e questo grande successo costituisce un invito a coltivare la medesima passione anche per il futuro».
A questo punto dell’opera, non ci si chiede più se replicare il tutto anche nell’estate dell’anno che verrà, bensì ci si sta interrogando sui dettagli, sulle idee, su come celebrare al meglio il periodo medievale della città di Fano. «Il riscontro che ogni anno ci regala il pubblico è la nostra ricompensa più grande e che ci motiva a credere in questo progetto di rivalutazione storica e culturale. – queste le parole di Fabio Frattesi, presidente de La Pandolfaccia, al termine dell’evento – Investire in una serie di appuntamenti come questi, con l’attenzione a mantenere alto lo sguardo per non snaturarne la veridicità storica, è un impegno molto grande, ma in cui almeno noi crediamo fortemente». Una parentesi storica importante e, come si è visto, molto cara al pubblico, in grado di polarizzare gli interessi anche dei turisti che hanno trovato, ne I Malatesta a Fano, la quintessenza della storia del territorio feltresco, uno dei volani del turismo locale.