“I martedì dell’arte” Giulia Marchi in dialogo con Stefano Verri e Giovanni Gaggia

Sul tempo e sulla durata.

Da una residenza ad un’opera che verrà realizzata con la comunità: una pratica che guarda a Pesaro2024

Martedì 26 settembre ore 21.00 Pergola PU

Proseguono gli incontri d’arte che traghettano Pergola verso Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024. Protagonista del secondo martedì: Giulia Marchi. L’artista che ha già iniziato un percorso di studio che vede coinvolto il Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola. In conversazione con Stefano Verri e Giovanni Gaggia. L’iniziativa,  a cura di Casa Sponge, promossa dall’Amministrazione comunale con la Pro Loco Pergola  è in programma martedì 26 settembre alle 21,00 nella splendida cornice di Palazzo Bruschi, scrigno d’arte e cultura, sede dell’omonima associazione organizzatrice di Blooming, Festival di arti numeriche e digitali.

Alle ore 18,30 dello stesso giorno è prevista una visita a Casa Sponge per vedere l’opera permanete di Giulia Marchi.

Sul tempo e sulla durata è il titolo scelto da Giulia Marchi per la sua residenza a Casa Sponge (Pergola PU) in collaborazione con LABS Contemporary Art (Bologna). Il percorso è iniziato domenica 16 luglio con la presentazione dell’installazione permanente pensata per gli spazi del più longevo artist run space marchigiano e si è sviluppato partendo dalla copertina de La lettura inserto del Corriere della Sera del 6 novembre 2022 a lei dedicata. Una ricerca sulla “semantica dell’errore”: l’opera di Giulia Marchi realizzata per la nostra copertina, scrive Gianluigi Colin, ci mostra una lettura di Friedrich Nietzsche ribattuta a macchina e tratta dai suoi cosiddetti biglietti della follia . Un lessico privato, il dizionario minimo, una corrispondenza personale (quasi del tutto incomprensibile) e che l’artista ha affrontato come codici da decriptare, inserendo il testo, con segni e grafemi, in un programma di traduzione. Giulia Marchi si muove nei territori del linguaggio concettuale con materiali eterogenei, al confine tra fotografia, scultura e letteratura. Il suo lavoro è animato da un progetto di narrazione sempre ricco di potente forza espressiva (…)

Il percorso si sviluppa nel tempo e vede la partecipazione attiva della comunità locale, uno scambio epistolare fra essa e l’artista e il coinvolgimento del “Museo dei Bronzi Dorati e della Città”, all’interno del quale avranno luogo gli incontri conoscitivi.

Giulia Marchi (1976, Rimini) Vive e lavora a Rimini.

La sua formazione artistica di forte impronta letteraria l’ha portata ad un’espressività spesso connotata di narrazione, anche quando la forma scelta (spesso la fotografia, ma non solo) non rende la lettura così immediata, ma rimanda a combinazioni successive, come codici che prima ancora di essere decifrati si lasciano interpretare da una sorta di fascinazione, sia per il sapiente uso dei materiali che per la comunicatività dell’immagine, spesso ingannevole alla prima osservazione, ma ugualmente attribuibile alla poetica dell’artista. Il contaminare con materiali di diversa natura la scena artistica è parte integrante del lavoro dell’artista. La ricerca è riflessione, richiede conoscenza, studio e comprensione profonda. Il lavoro non è unicamente visivo ma trascende la visione, ti conduce in spazi tattili nei quali l’immagine viene plasmata sottendendo un pensiero ben strutturato ma da decodificare. Il suo lavoro è rappresentato da LABS Contemporary ART.

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