IL DOTT. PIERBONI TRA LOTTA AL COVID-19 E RICORDI SPORTIVI
Dell’Alma è consulente ortopedico dal lontano 1972, vivendo quindi in prima linea momenti belli e brutti che hanno scandito gli ultimi cinque decenni di attività del club granata. Manlio Pierboni però non è solo un grande professionista, ma anche un appassionato tifoso sempre pronto a rispondere presente alla chiamata.
Dottore, come sta affrontando questa inedita quanto critica situazione?
<Sono in casa da cinque settimane e non mi muovo per la paura di beccarmi questo maledetto Covid-19. Mi tengo informato coi miei amici medici, in particolare con lo pneumologo di Bologna Alberto Cavalli, il quale mi ha elencato alcuni lavori di un suo collega che afferma che la situazione va scemando, probabilmente il 2 di giugno potremmo esserne fuori. Anche se poi è prevista la fase di rimbalzo, per cui bisogna avere la massima serietà nell’uscire poco ed evitare contatti. Purtroppo all’inizio c’è stata molto superficialità da parte delle istituzioni, che hanno consentito, nel pesarese, le Final Eight di basket ed il Carnevale, eventi con grossi assembramenti di persone che hanno fatto da detonatore alla diffusione del virus. A mio parere anche quelle broncopolmoniti contratte tra dicembre e gennaio, poi risoltesi, avevano a che fare col Covid-19>.
Qual è il suo pensiero sulla ripresa del campionato?
<Per me il campionato dovrebbe terminare qui. Non ci libereremo tanto facilmente del virus, specie quando ci sarà il suddetto effetto rimbalzo. Risolveremo il problema solo quando avremo un vaccino>.
Cosa può dire del suo lungo servizio all’Alma?
<Io, il dott. Augusto Sanchioni ed il compianto dott. Carlo Amodio, una perdita enorme per Fano che mi ha lacerato il cuore, abbiamo sempre fatto il nostro dovere con il massimo impegno, cercando di risolvere milioni di problemi e di essere sempre al servizio dell’Alma. Sono un membro del Panathlon, che mi ha insegnato una cosa: amare lo sport è una cosa fondamentale>.
In questo periodo c’è tempo per gli amarcord (nella foto uno scatto tratto dalla pagina Facebook “Memorie Granata”), quali sono quelli a lei più cari?
<Sono tantissimi, soprattutto non mi dimenticherò mai gli anni di Attilio Santarelli, Osvaldo Bagnoli e Francesco Guidolin, persone eccezionali, uomini con carisma. Ma ci metterei pure Marco Alessandrini, che ritengo un ottimo allenatore e col quale sono diventato grande amico>.
Della pallavolo, visto che collabora anche con la Virtus Volley Fano, che bei ricordi conserva invece?
<Ho conosciuto un grandissimo uomo, l’allenatore fanese Angelo Lorenzetti, che oggi è al Trentino Volley ed è un coach di successo. Una persona meravigliosa, alla quale sono attaccatissimo. Poi sono rimasto legato anche a Roberto Pietrelli, Matteo Paganucci, Giuseppe Sorcinelli, che in questi giorni mi hanno contattato per sincerarmi delle mie condizioni. Queste sono soddisfazioni>.