Il Fair Play come stile di vita
Più di 550 studenti insieme al Coni e al Panathlon hanno partecipato e animato il Palazzetto dello Sport per l’evento “Il Fair Play come stile di vita, un modo di pensare, non solo un modo di agire”. Un momento di confronto dal grande valore che ha sintetizzato il progetto di educazione civica attiva che ha coinvolto le classi Terze delle Scuole Secondarie Padalino, Nuti e Gandiglio sul tema del fair play. Illustri i relatori che hanno portato il proprio contributo: il Professore Ario Federici, Juan Alberto Sacchi, Alice Bellagamba, Gianluca Moscarella e Dario Merli.
“Il fair play è uno stile di vita che ci accompagna nella quotidianità – precisa l’assessora allo Sport Barbara Brunori -. Fin da bambini se ne sente parlare, ma solo dopo aver vissuto diverse esperienze sportive se ne comprende davvero l’importanza. E’ un dato di fatto che il concetto di fair play è trasversale a tutte le azioni quotidiane, dove prevalgono il rispetto e la gentilezza. Quindi ‘il gioco leale’ aiuta a relazionarsi con il mondo, a far intuire chi siamo e di cosa siamo capaci. Nel fair play anche i piccoli gesti contano, e bisogna essere in grado di accettare successi e fallimenti. Anche all’interno di una classe, in cui un gruppo di persone differenti tra loro con caratteristiche diverse si accettano e rispettano vicendevolmente. Questa giornata ha testimoniato come lo Sport sia maestro di vita, così da veicolare i valori fondamentali nella vita di tutti i giorni”.
Ed è propio su queste basi che ha trovato fondamento il progetto “Il Fair Play come stile di vita, un modo di pensare, non solo un modo di agire”. Un Percorso che ha permesso alle studentesse e agli studenti di conoscere il Codice Europeo di Etica Sportiva e la Carta del Fair Play del Pantheon International”. Grazie a questa modalità le ragazze e i ragazzi coinvolti hanno maturato la consapevolezza della necessità di darsi delle regole per fissare comportamenti conformi all’etica, verificando l’applicazione di tali dettami: sia esaltandoli sia sanzionandoli nel caso siano errati.
“Abbiamo premiato 6 studenti all’interno di questo progetto – sostiene Francesco Savelli del Panathlon Club Fano -. La Coppa Coni è andata a Gioia Calcinari, le Coppe Pantheon attribuite a Giovanni Bighetti e Sara Rosati. Le borse di Studio e il premio Comune di Fano a Martina Mencoboni e Michelangelo Vergoni. Borsa di Studio e premio Schnell ad Agata Biancolini. Grazie a questo percorso la studentessa o lo studente sapranno riconoscere l’importanza delle “regole ai fini della convivenza civile. Questo sistema fa sì che emergano coesione, armonia e l’inclusione sociale: funzioni indispensabili per garantire il raggiungimento degli scopi all’interno di un gruppo”.