IL NUOVO ALBUM DI SOUL SUGAR, UNA RACCOLTA DI SOULFUL ROOTS-REGGAE E DUBBY FUNK

Blue House Rockin’ è il risultato di una collaborazione unica tra Soul Sugar, alias il tastierista francese Guillaume Metenier, e il duo francese Dub Shepherds (Jolly Joseph e Doctor Charty), due progetti uniti dalla passione condivisa per il roots reggae, le attrezzature da studio vintage e il caldo suono analogico.

L’album è stato registrato dal vivo in due intense giornate al Blue House Studio da Christophe ‘French kiss’ Adam, utilizzando microfoni a nastro e a valvola degli anni ’50 e ’60, un organo Hammond, un pianoforte verticale, bassi Fender e chitarre Gibson, amplificatori e preamplificatori classici, insieme a batteria, synth e percussioni. Le sessioni sono state trasferite su un registratore a nastro a 24 tracce, e i mix finali sono stati realizzati alla vecchia maniera dai Dub Shepherds presso il loro studio Bat Records, utilizzando console analogiche ed effetti hardware vintage.

Guillaume Metenier

La tracklist riunisce brani di grande successo, classici senza tempo e composizioni originali. “Give Me Your Love” di Curtis Mayfield e “My God Has a Telephone” di Aaron Frazer (Colemine Records) – due gemme soul, una vintage, l’altra moderna – vengono reinterpretate in stile reggae, entrambe con il grande Jolly Joseph alla voce solista, che fa miracoli con il suo falsetto. Brilla anche in “Hold My Hand”, una composizione originale dolce e suadente con un tocco rock da amante, scritta al momento durante la sessione.

Shniece

Altri momenti di spicco includono il fuoco soul della cantante britannica Shniece McMenamin, che illumina “Family Affair”, originariamente di Mary J. Blige e Dr. Dre, trasformata in una versione infuocata che unisce hip-hop e reggae, ricca di energia e carattere.

Dub Shepherds

Brani strumentali come “Disco Jack”, “Choice of Music” e “Drum Song”, tutti originariamente composti dalla leggenda dell’organo giamaicano Jackie Mittoo, mettono in risalto il lavoro sull’Hammond di Guillaume “Booker G” Metenier. Il giocoso scambio tra organo, chitarra e una sezione ritmica solida come la roccia, è esaltato da vorticosi riverberi a molla, echi dub e filtri.

L’esplosiva (quasi) title track dell’album, “Blue House Rock”, è stata composta e registrata sul momento alla fine della sessione. Un groove grezzo e untuoso che ricorda i Meters che improvvisano allo Studio One o uno strumentale perduto di un lato B dei Beastie Boys.

Blue House Rockin’ è un vibrante mix di soul roots reggae e funk, avvolto nei toni profondi e polverosi del nastro analogico. Un’esperienza in studio gioiosa e autentica, catturata dal vivo e suonata a tutto volume

Blue House Rockin’ è pubblicato dall’etichetta Gee Recordings.

 

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