IL SESSO INUTILE: VALERIA SOLARINO LEGGE ORIANA FALLACI
Fossombrone Teatro Festival 2023 – ventesima edizione
Scheda spettacolo “IL SESSO INUTILE: VALERIA SOLARINO LEGGE ORIANA FALLACI”
Un reportage illuminante in giro per il mondo per scoprire dove le donne si sentano felici.
ARTISTI
Valeria Solarino, voce recitante (nella foto)
Javier Girotto, sax
Giulio Tampalini, chitarra
Musiche a cura di Javier Girotto e Giulio Tampalini
Adattamento a cura di Riccardo Ventrella
Coordinamento artistico e ideazione a cura di Elena Marazzita / AidaStudioProduzioni
Nel 1960 Oriana Fallaci parte in compagnia del fotografo Duilio Pallottelli, per realizzare un’inchiesta sulla condizione delle donne.
Mossa dalla curiosita di scoprire se la felicita di una donna sia determinata dalla cultura e dal suo grado d’indipendenza la Fallaci plana in Oriente e conosce una sposa bambina dei paesi islamici, le cosi defnite “farfalle di ferro” dell’India, le matriarche della Malesia, le prismatiche cinesi, le geishe giapponesi, le cosmopolite hawaiiane, fno ad arrivare a New York, dalle donne che ti riempiono di honey, sweety e sugar.
“Il sesso inutile” si rivela uno scritto illuminante, poiche in anticipo rispetto al movimento femminista, la Fallaci pone una lente d’ingrandimento sugli aspetti piu critici nella vita delle donne, togliendo il velo a usi e costumi di societa lontane da quella occidentale, in cui la giornalista e crescita e si e formata.
BIOGRAFIA DI VALERIA SOLARINO
Nata in Venezuela da genitori italiani emigrati per lavoro, cresce a Torino, citta d’origine di sua madre. Sotto la Mole si diploma e comincia a frequentare la facolta di flosofa all’universita, che poi abbandona per dedicarsi alla recitazione studiando presso la scuola del locale Teatro Stabile. Dopo qualche esperienza sul palcoscenico viene notata e scelta da Mimmo Calopresti per un piccolo ruolo nel flm “La felicita non costa niente” (2003). È l’inizio di una rapida carriera: nello stesso anno interpreta il ruolo di Maja nel flm ”Fame chimica” di Paolo Vari e Antonio Bocola e, sempre nel 2003, veste i panni di Bea, una delle ragazze conosciute dai tre giovani protagonisti di “Che ne sara di noi” di Giovanni Veronesi, colui che, peraltro, da allora diventera il suo compagno di vita. Il 2005 e l’anno della consacrazione: interpreta il ruolo di Linda, accanto a Fabio Volo nel flm “La febbre” di Alessandro D’Alatri. L’anno dopo recita nel flm “Viaggio segreto” di Roberto Andò. Nel 2008 e candidata al David di Donatello per la migliore attrice protagonista per “Signorina Effe” di Wilma Labate, mentre l’anno seguente ottiene vari riconoscimenti per l’interpretazione di Angela in “Viola di mare”. Nel 2010 recita in “Vallanzasca – Gli angeli del male” nella parte di Consuelo, ruolo a cui segue l’anno successivo “Ruggine”. Nel 2013 partecipa alla seconda stagione della serie televisiva “Una grande famiglia” nel ruolo di Giovanna.
L’opera di Oriana Fallaci che interpretera sul palco del FTF e zeppa di spunti, analisi e intuizioni attualissime e potenti: cosa l’ha colpita maggiormente nell’approcciarsi a questo lavoro? Che idea si e fatta di Oriana Fallaci, come giornalista/scrittrice prima e come donna poi?
E’ stato proprio l’avvicinarmi alla fgura di Oriana Fallaci a intrigarmi e appassionarmi maggiormente, in quanto era una giornalista e scrittrice che non conoscevo molto, in particolare l’opera in questione. E’ uno scritto davvero interessante, un reportage che lei ha fatto sulla condizione delle donne, dall’Oriente fno a New York. Una sorta di “panoramica” della condizione femminile in giro per il globo, sempre con uno sguardo molto attento e acuto.
E’ la prima volta per lei sul palco del FTF: quali sono le aspettative? Cosa dobbiamo aspettarci da questo spettacolo?
Non sono mai stata al FTF, ma so che è molto seguito e c’è una grande partecipazione di pubblico. E’ bello che ci siano occasioni di incontro culturale come queste, poter leggere alcuni estratti di un libro così potente arricchirà me e tutte le persone che con me saranno presente mercoledì.
Le parole e la musica, connubio eterno e indissolubile, ma al tempo stesso delicato e complesso: qual e la diffcolta maggiore e al tempo stesso quale la maggiore soddisfazione quando si prepara una performance di questo tipo?
Il rapporto con la musica per me è sempre molto interessante. Leggere accompagnati dalla musica o sospendere le parole per fare spazio alla melodia sonora lo trovo uno scambio molto bello e potente. Non è semplice, per fortuna i musicisti che saranno con me sono bravissimi professionisti e sarà quindi un dialogo che permetterà anche al pubblico di entrare ancora più “dentro” proprio grazie al canale emotivo che la musica riesce a generare.
Quali sono i progetti in cantiere di Valeria Solarino?
Ho appena terminato le riprese di un flm, un’opera prima, di Iris Gaeta che si intitola “Fanum”, interamente girato a Tarquinia, dove vesto i panni di una archeologa. In uscita, non so ancora quando, ci sarà un altro flm che si chiama “The Cage” di Massimiliano Zanin, che racconta di un’arte marziale di lotta contemporanea dal nome MMA (Mixed Martial Arts, ndr) in cui sarò un’insegnante di questa disciplina. Riprenderò anche il teatro con il monologo “Gerico Innocenza Rosa” di Luana Rondinelli e poi ecco, altre cose ancora!