«Il silenzio e le forme», la suggestione delle sculture contemporanee al Furlo
Domenica 21 luglio l’inaugurazione della mostra a cielo aperto nel polo turistico ‘La Ginestra’. Opere in metalli, pietra, legno, terracotta e vetro collocate lungo i sentieri
«Il Silenzio e le Forme. Sculture contemporanee nella Gola del Furlo» è il titolo dellamostra a cielo aperto dedicata alla land art che sarà inaugurata domenica 21 luglio, dalle ore 17, nel polo turistico ‘La Ginestra’. L’evento è stato presentato in Provincia da Marina Giacomel, proprietaria del polo turistico ‘La Ginestra’ e ideatrice dell’iniziativa, affiancata dal curatore Elvio Moretti, dai fondatori del Parco-Museo della Land Art e della Casa degli Artisti di Sant’Anna Andreina De Tomassi e Antonio Sorace e dalla presidente di LapisArte Sandrina Maggioli. «Si tratta di una iniziativa inserita in un ambiente naturale, ricco di storia e bellezza – hanno sottolineato gli organizzatori – che farà da sfondo alle opere e alle performance degli artisti coinvolti, provenienti da tutta Italia. Stimoleremo un dialogo tra elementi della terra marchigiana e arte contemporanea. Un’esperienza unica, tra la maestosità delle opere scultoree in metalli, pietra, legno, terracotta e vetro collocate lungo i sentieri». Ampio l’elenco degli artisti in mostra, appartenenti a generazioni e linguaggi differenti: Camillo Baldeschi, Valfrido Gazzetti, Gianfranco Fedrighelli, Giovanni Pupita, Rita Savelli, Alberto Brutti, Antonio Sorace, Andrea Rossi, Beate Bennewitz, Elisabetta Fusciani, Piero Villanelli, Marianna Fulvi, Pino Branchesi, Marco Cesandri, Cristian Orazi, Valentina Loffelhoz, Alfredo Principato. Il programma dell’inaugurazione prevede alle ore 17 l’esibizione di Omar Conti, «il Pianista sul Maggiolone», con la partecipazione del Collectors Historic Carclub di Cesena. Quindi, alle 18, la performance dell’attore, drammaturgo e registaFilippo Timi, ospite d’eccezione della manifestazione. A seguire la presentazione dell’evento con i contributi di Elvio Moretti, Andreina De Tomassi, Sandrina Maggioli e Marina Giacomel, prima della visita guidata alle opere con gli artisti in presenza e aperitivo conclusivo. La mostra, aperta tutto l’anno e visitabile gratuitamente, vede il patrocinio di Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Apecchio, Riserva naturale statale Gola del Furlo e Pesaro 2024, con la collaborazione di LapisArte, Visit Furlo e Casa degli Artisti di Sant’Anna.
IL FORMAT – «Gli artisti coinvolti – hannno evidenziato i promotori – traggono la loro ispirazione da una citazione di Vincenzo Arsillo, Laura Canavacciulo, Michele Costagliola d’Abele e Giuseppina Notaro, autori del trattato ‘Il silenzio e le forme’. Un testo in cui si osserva che “il silenzio è una forma di rappresentazione capace di attraversare un concetto indefinibile e pluridimensionale, racchiudendo misteriosamente la domanda sul valore del non detto. L’idea del silenzio incarna così, nella sua inafferrabilità, il senso stesso del limite dell’esprimibile e dell’inesprimibile”. La mostra sarà anche l’occasione per celebrare alcune opere della prima edizione del giardino d’arte ‘Hortus Conclusus’, superstiti all’alluvione del settembre 2022: «Le opere sotterrate dal fango diventeranno parte di un particolare percorso di archeologia contemporanea». Più in generale, «lo scopo delle edizioni presenti e future della mostra – ha concluso Giacomel – è realizzare un percorso artistico-naturalistico ed ecosostenibile. Sviluppando una nuova forma di turismo d’arte che congiungerà il Furlo con la Casa degli Artisti di Sant’Anna, ovvero il suggestivo museo nel bosco fondato da De Tomassi e Sorace. Un ringraziamento particolare ad Andrea e Riccardo Casavecchia di Rockolors Cagli, che con mecenatismo sostengono l’arte e il nostro territorio».