Incontri con il regista – Giovedì 30 novembre (ore 21:15) – COCORICÒ TAPES (2023) di Francesco Tavella

Incontri con il regista – Giovedì 30 novembre (ore 21:15) – COCORICÒ TAPES (2023) di Francesco Tavella

Il regista sarà presente in sala per un dibattito con il pubblico assieme a Renzo Palmieri e Giuseppe Moratti, direttore e P.R. del Cocoricò

Giovedì 30 novembre al Cinema Masetti di Fano si terrà alle ore 21:15 una serata evento con lapresentazione di Cocoricò Tapes, il documentario di Francesco Tavella ispirato al celebre locale di Riccione che negli anni ’90 fu protagonista indiscusso della storia delle discoteche italiane.

A introdurre in sala la pellicola – e a commentarla al termine della proiezione – sarà proprio il regista, assieme a Renzo Palmieri e Giuseppe Moratti, che del Cocoricò furono rispettivamente Direttore e P.R.

Cocoricò Tapes è basato sul materiale VHS ritrovato casualmente e contenente immagini amatoriali inedite, poiché allora non esistevano smartphone né social. Quello che accadeva sotto la piramide situata sulla collina di Riccione quasi sempre poteva solo restare impresso negli occhi dei presenti, il che costituiva un esempio di libertà, esuberanza, creatività e sperimentazione.

Loris Riccardi fu l’art director di questo straordinario locale notturno, destinato ad essere il più trasgressivo d’Italia. A lui si deve la creazione di un concetto ibrido tra locale notturno e teatro, dove la pista

da ballo veniva trasformata in un luogo di provocazione. Questa storia viene raccontata attraverso filmati inediti di quegli anni e le parole di coloro che l’hanno vissuta.

Il lavoro di Francesco Tavella (qui a fianco nella foto) è stato sostenuto dalla Film Commission della Regione Emilia-Romagna e da moltissime persone che in pochi giorni hanno raccolto anche online con il crowfunding la somma necessaria per ultimare la post- produzione del film. Molti spettatori avranno conosciuto il Cocoricò per esperienza diretta e guarderanno forse con nostalgia alle immagini riproposte sul grande schermo, ma per tutti gli altri il documentario offre una grande opportunità per scoprire un luogo che negli anni ‘90 fu uno dei più importanti centri di promozione della cultura queer in Italia.

Il Cocoricò era caratterizzato da una particolare struttura piramidale e il suo posizionamento in cima a una collina isolata nell’entroterra di Riccione contribuiva a farne un luogo avvolto da un’aura mistica. Lo stesso mistero avvolge in qualche modo anche lo spettatore, che nonostante sia bombardato da immagini dell’interno del locale e testimonianze dei più assidui frequentatori, non ha mai avuto completo accesso a ciò che realmente avveniva nella discoteca. Meta di pellegrinaggio imprescindibile per gli amanti della musica tecno e centro di esplorazioni avanguardiste, il più famoso locale della Riviera era molto più di una semplice discoteca, sempre in bilico tra teatro e trasgressione.

Il film racconta naturalmente anche la fine di quest’avventura. Nato come luogo di aggregazione e di libera espressione della propria identità, divenne infine contenitore di istanze di denuncia contro la guerra, ma questo produsse conseguenze via via incontrollabili, complice una maggiore circolazione delle droghe nei locali. Dopo alcuni scandali, il team del Cocoricò scelse così di chiudere il locale.

Francesco Tavella, che presenterà il film al pubblico del Masetti, è autore del soggetto e del trattamento, oltre che essere il regista del documentario. Bolognese di adozione, collabora con case di produzione come editor e revisore di sceneggiature per la realizzazione di cortometraggi e documentari. Inoltre ha co-sceneggiato il documentario Voglio correre prodotto da Viola Film.

Renzo Palmieri fu Direttore del locale nel periodo in cui Loris Riccardi era Art Director. Assieme, i due costruirono la fama del Cocoricò. Il loro rapporto ebbe forti conflitti, ma il legame tra i due è la chiave di lettura del fenomeno. La sua idea fu sempre quella di stupire senza esagerare e per questo ogni tanto fu costretto a tenere a freno la creatività di Loris.

Giuseppe Moratti, entrò nello staff del Cocoricò da giovanissimo e attraversò tutte le epoche del locale, mostrando un’energia vitale fuori dal comune. In seguito divenne il creatore del Decadence, uno dei format più trasgressivi d’Italia.

La proiezione speciale di Cocoricò Tapes, il documentario di Francesco Tavella, permetterà così a tanta parte del territorio fanese, uno dei maggiori serbatoi di afflusso della discoteca romagnola, di veder rivivere sullo schermo storie e personaggi di anni ormai lontani ma impossibili da dimenticare.

Ricordiamo a tutti gli spettatori interessati che per evitare lunghe file al botteghino è possibile acquistare il biglietto in prevendita attraverso il link presente sul sito www.masetticinema.it

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