Indovina chi prepara la cena
Nasce nell’ambito di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 su iniziativa del Comune di Pesaro con AMAT e in collaborazione con Casa Bucci e Cooperativa Sociale Labirinto, In Cucina progetto che si sviluppa fino a dicembre in un ciclo di dieci cene sociali denominato Indovina chi prepara la cena e la proposta di tre spettacoli teatrali. La città di Pesaro è nota per l’industria delle cucine, esse hanno fatto la storia del design e del costume del nostro Paese. Il progetto nasce proprio dalla riflessione che le cucine sono il cuore della vita domestica, ma anche il teatro dei cambiamenti culturali e affettivi del nostro paese.
Indovina chi prepara la cena è un network di inviti a cena da aprile a novembre (inizio ore 19), un gemellaggio tra diverse esperienze di vita, con menu differenti. Casa Bucci, sede delle cene, e Labirinto Cooperativa Sociale – con il sostegno di Coop Alleanza 3.0 – offrono un’esperienza conviviale dove i “cucinieri” protagonisti delle serate racconteranno ai partecipanti le loro storie attraverso vari menu. Si inizia il 15 aprile (ore 19) con La famiglia Bucci. A casa dei Bucci sono belle anche le ciotole dell’acqua del cane, cucinieri Viviana Bucci e Tommaso Bartolucci, un racconto della influente famiglia pesarese dal punto di vista intellettuale con proiezioni di foto e video. Il 29 aprile (ore 19) la fondazione Noi Domani racconta in Noi domani nell’oggi il proprio impegno per promuovere un futuro “adulto” per le persone con disabilità, con la complicità del cuciniere Luca Pazzaglia. Il viaggio di una famiglia dall’orrore della guerra in Siria fino a Casa Bucci, la storia di una famiglia che si ricompone in Italia e qui fiorisce di nuovo sono gli ingredienti di Dal fakoye alle tagliatelle (ovvero dal Mali a Pesaro) con Lassina Doumbia e Cristina Ugolini e il condimento di proiezioni di foto, video e musiche tradizionali. Parole di cucine con i cucinieri Gabriela Guerra, Claudia Urbinati e Mara Wolnitsky il 24 giugno mette in luce il fatto che le cucine, se potessero parlare, racconterebbero molto sulla violenza di genere che lì si consuma nel suo atto finale ma che prima inizia dove ancora non è visibile. Katia Angelini, cooperatrice e pedagogista del Centro per le Famiglie Urbino, il 2 settembre in Famiglie a tavola al tempo degli influencer condivide pensieri, utopie, riflessioni per restituire uno spaccato del modo di affrontare le sfide odierne. Con l’ausilio dei cucinieri Viviana Bucci e Tommaso Bartolucci il 23 settembre le feste dell’Unità, l’arrivo degli “intellettuali” Bucci e Dolcini in sezione e la nascita di amicizie trentennali sono al centro di Quando i favolosi anni ’70 di Cattabrighe/Vismara, in memoria di Angelo Torcolacci. Amante delle arti di cui è profondo conoscitore, Nerone (Alessandro Graziano Nereo Braschi) vive in un casolare vicino a Urbino, luogo di incontri con musica da oltre vent’anni. Il 7 ottobre in Nascere a metà del Novecento: un’educazione campagnola. La patata. Uno sguardo cubista offre un racconto attraverso lo sguardo dell’arte. Letture e racconti con gli educatori del Centro Diurno Margherita e Gianluca Ruscitti il 21 ottobre in Giù la maschera! storie “scottadito” della tradizione fanese raccontate e mangiate anticipano l’ultimo appuntamento in programma il 3 novembre con La cerimonia del caffè (che è originario dell’Etiopia), un brunch (inizio ore 12) con i cucinieri Seada Yasin Assen e Pierpaolo Loffreda dedicato alla cultura del paese africano con la suggestiva cerimonia del caffè, costumi tradizionali e oggetti di artigianato appositamente creati. Tutte le cene sono gratuite e riservate a 15/20 persone, prenotazione sul sito pesaro2024.it Per informazioni ed eventuali variazioni al programma casabucci.it e 335 1389271.
Gli spettacoli in programma trasformano il palcoscenico in un’esperienza unica, conducendo gli spettatori nell’atmosfera magica e conviviale della cucina. Si inizia il 12 e 13 novembre alla Sala della Repubblica del Teatro Rossini con Teatro da mangiare? del Teatro delle Ariette. Seduti attorno a un tavolo, preparando e consumando un vero pasto, Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini raccontano a 30 commensali la singolare esperienza di contadini-attori, di vita in campagna e di teatro fatto fuori dai teatri. Roberto Abbiati e Leonardo Capuano in Pasticceri. Io e mio fratello Roberto al Teatro Sperimentale il 19 novembre trasportano gli spettatori in un mondo di tenerezza, di amore vagheggiato, di sospiri profumanti di cannella. Il trittico di proposte si conclude l’8 dicembre alla Sala della Repubblica del Teatro Rossini con la live performance Cena sul ring di The Faccions, un esperimento di elettronica innestato all’iconografia de L’ultima cena dove i musicisti, disposti intorno a un tavolo, inscenano un perfetto rituale, tra eufonia e cacofonia, noise music e partiture sacrali. Per tutti gli spettacoli biglietto cortesia 3 euro. Informazioni: biglietteria Teatro Rossini 0721 387621.
INDOVINA CHI PREPARA LA CENA
a cura di Casa Bucci [sede delle cene]
partner Labirinto Cooperativa Sociale
con il sostegno di Coop Alleanza 3.0
Indovina chi prepara la cena è un network di inviti a cena, un ciclo di 10 cene sociali, un dinner club interculturale, un gemellaggio tra diverse esperienze di vita, con menu differenti. Casa Bucci e Labirinto Cooperativa Sociale offrono un’esperienza conviviale dove i “cucinieri” protagonisti delle 10 serate racconteranno le loro storie attraverso i loro menu. Un cibo che parla attraverso i racconti, le immagini, la musica. Un cibo che farà viaggiare, riflettere, imparare, ridere e stupire.
Pesaro è famosa in tutto il mondo anche per l’industria delle cucine: grandi aziende che hanno segnato la modernità e contribuito a creare il “New Italian Domestic Landscape” e a trasformare radicalmente le nostre case e i nostri stili di vita. La cucina è praticità, casalinghità, design, costume. È il “cuore della casa” teatro di grandi cambiamenti affettivi e culturali che partono dalla famiglia e dal cibo per arrivare al lavoro, alla vita sociale, alla politica. La convivialità non si limita solo a un momento di condivisione, ma diventa un’esperienza di vita a tutto tondo. Un’importante occasione per scoprire e riscoprire nuove e vecchie culture, usanze e tradizioni, imparando a rispettare le differenze e a valorizzare le similitudini. Una convivialità che si esprime anche attraverso l’attenzione per l’ambiente, del territorio e delle persone e che invita a prenderci cura dei luoghi vicini e lontani. La finalità delle cene è quella di creare relazioni basate sulla condivisione, sulla solidarietà e sulla fraternità. Essa rappresenta un’esperienza di vita a tutto tondo, che coinvolge tutti i sensi e che invita a scoprire nuove culture e tradizioni. Creare un valore aggiunto per la società, che permette di superare le barriere culturali e linguistiche, di creare nuove relazioni e di rafforzare i legami preesistenti, attraverso la condivisione di momenti culturali di festa.
I “cucinieri” sono coloro che suggeriranno e cucineranno i menu e che racconteranno le loro storie, aiutati dai “condimenti” ovvero contributi di immagini, video o musiche.
LUNEDÌ 15 APRILE ORE 19
LA FAMIGLIA BUCCI
A CASA DEI BUCCI SONO BELLE ANCHE
LE CIOTOLE DELL’ACQUA DEL CANE
cucinieri Viviana Bucci e Tommaso Bartolucci
Il cenacolo come istituzione nella storia di una famiglia che ha raccolto intorno al desco il fior fiore dell’intellighenzia pesarese e italiana dagli anni Sessanta a fine secolo. Una famiglia che ha “parlato” tramite i suoi oggetti d’uso quotidiano. Cosa c’è di nuovo oggi?
Condimento: proiezioni di foto e video di famiglia, mostra di oggetti d’uso dall’Archivio Franco Bucci, la rivista “La Gola” dall’Archivio Gianni Sassi
LUNEDÌ 29 APRILE ORE 19
NOI DOMANI NELL’OGGI
cucinieri Luca Pazzaglia e Fondazione Noi domani
La fondazione Noi Domani racconta il suo impegno per promuovere un futuro “adulto” per le persone con disabilità. I progetti con lo sguardo rivolto al domani promuovono esperienze, oggi, per costruire nuovi sguardi e possibilità. Non si può crescere da soli, serve una comunità in grado di pensarci adulti. Quale miglior occasione di una cena insieme per fare comunità?
LUNEDÌ 13 MAGGIO ORE 19
KURDISTAN, LO STATO CHE NON C’È
cucinieri Dashti Jalal Mohammed, Karwan Gafour
Andrea Zucchi, Stefano Mantovani [Cooperativa Noncello Pordenone]
Il viaggio di una famiglia dall’orrore della guerra in Siria fino a Casa Bucci. Un popolo, quello curdo, che non ha mai avuto uno stato, frammentato e disperso all’interno di altre nazioni e sempre perseguitato. Un popolo fiero, le cui donne sono diventate celebri per aver combattuto la follia dell’ISIS. La storia di una famiglia, dispersa dalla guerra, che si ricompone in Italia e qui fiorisce di nuovo.
Condimento: proiezioni di foto, video e musiche tradizionali.
LUNEDÌ 3 GIUGNO ORE 19
DAL FAKOYE ALLE TAGLIATELLE
(OVVERO DAL MALI A PESARO)
cucinieri Lassina Doumbia e Cristina Ugolini
Dal viaggio della speranza alla cittadinanza italiana (senza dimenticare lo Ius Soli). Un ragazzo parte dal Mali per un viaggio pieno di pericoli, verso un nuovo continente. Acquisirà non solo un nuovo documento, ma una nuova consapevolezza, di quanto sia bella la costituzione italiana e di quanto si debba lottare per vederla applicata. Con uno sguardo accogliente verso l’altro.
Condimento: proiezioni di foto, video e musiche tradizionali.
LUNEDÌ 24 GIUGNO ORE 19
PAROLE DI CUCINE
cuciniere Gabriela Guerra, Claudia Urbinati, Mara Wolnitsky
Se le cucine potessero parlare racconterebbero molte cose: di piatti accurati e di piatti tirati, di dolci carezze e di paure sommesse, di parole addolcite e di vite sgualcite, di pietanze d’amore e di pietanze d’orrore. Molte sono le parole che la cucina ci dirà intorno alla violenza di genere che lì si consuma nel suo atto finale ma che prima, molto prima e ovunque, inizia dove ancora non la vediamo, nei miti da sfatare, nel linguaggio, negli stereotipi, nelle immagini, nell’umorismo di genere. In quella domanda che rimbomba e persevera il dolore inferto: “ma perché non se ne vanno?”.
Condimento: letture.
LUNEDÌ 2 SETTEMBRE ORE 19
FAMIGLIE A TAVOLA
AL TEMPO DEGLI INFLUENCER
GENITORIALITÀ E SFIDE ODIERNE:
NUOVI FORMAT PER INTRECCIARE STORIE
E COSTRUIRE COMUNITÀ EDUCANTI.
cuciniera Katia Angelini
Stiamo attraversando l’era delle influencer, dei tutorial e dei video con decaloghi per “buoni genitori”. Le famiglie, al contrario oggi più che mai, hanno bisogno di spazi di prossimità, di relazione e di convivialità in cui sentirsi in diritto di liberarsi da deliri di perfezione, da scenari prestazionali, da ansie di giudizi e pregiudizi gratuiti e non richiesti. Bersi un infuso tra genitori, in presenza di un esperto dell’età evolutiva, può diventare lo spazio/tempo preferenziale e più sostenibile per appartenere ad una comunità e rafforzarne la sua capacità di essere davvero educante. Katia Angelini, cooperatrice e pedagogista del Centro per le Famiglie Urbino proverà a condividere pensieri, utopie, riflessioni e soprattutto le parole che circolano tra le famiglie e che possono restituirci uno spaccato del nostro attuale modo di affrontare le sfide odierne.
Condimento: letture.
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE ORE 19
QUANDO I FAVOLOSI ANNI ’70
DI CATTABRIGHE/VISMARA
cucinieri Viviana Bucci e Tommaso Bartolucci
in memoria di Angelo Torcolacci
Le mitiche feste dell’Unità, la coesione di un quartiere intero intorno a un partito, l’arrivo degli “intellettuali” Bucci e Dolcini in sezione e la nascita di amicizie trentennali. Storie serie e aneddoti divertenti che fanno pensare a Quando il libro/film di Walter Veltroni che sarà a cena con noi!
Condimento: proiezione di un video originale anni ’70 della festa dell’Unita di Cattabrighe, manifesti originali e inediti di Massimo Dolcini.
LUNEDÌ 7 OTTOBRE ORE 19
NASCERE A METÀ DEL NOVECENTO:
UN’EDUCAZIONE CAMPAGNOLA.
LA PATATA. UNO SGUARDO CUBISTA
cuciniere Alessandro Graziano Nereo Braschi [Nerone]
Amante delle arti di cui è profondo conoscitore, Nerone vive in un casolare vicino a Urbino, luogo di incontri con musica da oltre vent’anni, dove coltiva l’orto e le tradizioni culinarie della madre Leucadia, romagnola doc, quando tutto era legato alle stagioni e alla conservazione dei cibi sott’olio, sott’aceto. Il suo sarà un racconto attraverso lo sguardo dell’arte (centrale l’immagine de I mangiatori di patate di Vincent Van Gogh).
Condimento: proiezioni di immagini d’arte e musica.
LUNEDÌ 21 OTTOBRE ORE 19
GIÙ LA MASCHERA! STORIE “SCOTTADITO”
DELLA TRADIZIONE FANESE
RACCONTATE E MANGIATE
cucinieri Coordinatrice ed Educatrici Centro Diurno Margherita e Gianluca Ruscitti
Gianluca racconta in qualità di familiare di una persona con demenza, quanto la persona si ancori al passato e sviluppi nel suo immaginario una rappresentazione della realtà tutta sua: a volte fa arrabbiare a volte strappa un sorriso. Preziosa rimane la testimonianza del passato come “confort zone” ricco di consuetudini, sapori, odori del “tempo che fu” che altrimenti andrebbero persi.
Condimento: letture.
DOMENICA 3 NOVEMBRE ORE 12 [BRUNCH]
LA CERIMONIA DEL CAFFÈ
[CHE È ORIGINARIO DELL’ETIOPIA]
cucinieri Seada Yasin Assen e Pierpaolo Loffreda
Un brunch dedicato alla cultura dell’Etiopia paese di quell’Africa spogliata da guerre e colonialismo, con particolare focus sulle tradizioni della Valle dell’Omo, culla della civiltà. Al termine la suggestiva cerimonia del caffè un vero e proprio rito con appositi costumi tradizionali e oggetti di artigianato appositamente creati.
Condimento: proiezioni di foto, video e musiche tradizionali, oggetti del Etiopia in mostra.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE ALLE CENE
Tutte le cene sono gratuite e riservate a 15/20 persone su prenotazione sul sito: pesaro2024.it
Le cene si svolgeranno a: Casa Bucci – Strada della Romagna 143 – 61121 Pesaro, telefono 335 1389271
Per informazioni ed eventuali variazioni al programma, consultare il sito: casabucci.it
GLI SPETTACOLI
Gli spettacoli trasformeranno il palcoscenico in un’esperienza unica che porterà gli spettatori direttamente “in cucina”, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi completamente nell’atmosfera magica e conviviale della cucina.
12 E 13 NOVEMBRE ORE 20
PESARO | TEATRO ROSSINI
SALA DELLA REPUBBLICA
Teatro delle Ariette
TEATRO DA MANGIARE?
di Paola Berselli e Stefano Pasquini
con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini
[per 30 commensali]
A Teatro da mangiare? si mangia davvero, si mangiano le cose che facciamo dal 1989, da quando è cominciata la nostra vita di contadini. Si mangiano le cose che coltiviamo e trasformiamo nella nostra azienda agricola, che tiriamo fuori dalla nostra terra. Seduti attorno a un tavolo, preparando e consumando un vero pasto, raccontiamo a modo nostro la nostra singolare esperienza di contadini-attori, di vita in campagna e di teatro fatto fuori dai teatri. Teatro da mangiare? è stato concepito in una cucina, la cucina della nostra casa delle Ariette. Noi facevamo le tagliatelle e intanto parlavamo con Armando Punzo e Cinzia de Felice che si erano fermati a dormire a casa nostra dopo lo spettacolo della sera prima.
Teatro da mangiare? ha debuttato a Volterrateatro il 18 luglio 2000 e in questi anni si è comportato come un vero e proprio organismo vivente crescendo, maturando e arricchendosi dell’esperienza di oltre 1300 repliche in giro per l’Italia e l’Europa. Da allora tante cose sono cambiate nella nostra vita, ma la forza contagiosa di questo “autoritratto”, di questa pubblica confessione autobiografica, continua a sorprenderci.
Siamo indubbiamente noi gli autori-artefici di questo spettacolo, ma c’è qualcosa che ci sorpassa, che lo rende autonomo, libero, di tutti e di nessuno. Attorno al grande tavolo dove ci ritroviamo, attori e spettatori, a condividere il tempo di un pranzo o di una cena, succede qualcosa che non siamo in grado di spiegare. Si compie un rito così profondamente umano da catapultarci nel cuore del nostro presente, nell’attimo assoluto del “qui e ora”, senza mediazione, nell’evidente e disarmante verità delle nostre vite.
Il Teatro delle Ariette è una compagnia teatrale professionista, fondata nel 1996 da Paola Berselli e Stefano Pasquini insieme a Maurizio Ferraresi, che produce, studia, organizza e promuove teatro in Valsamoggia (Bologna), dove ha costruito con le proprie mani, in mezzo ai campi, il Deposito Attrezzi, ex edificio rurale diventato teatro nel 2017. I loro spettacoli (più di 30 creazioni in 30 anni di lavoro), che hanno fatto più di 2500 repliche in sede, sul territorio e in tournée in Italia e in Europa (Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Portogallo), affrontano temi autobiografici del rapporto dell’uomo con le materie prime, con gli animali, con gli altri uomini e con la terra, ne accettano le contraddizioni, interrogano il proprio passato e il futuro cercando nell’attimo presente una condivisione profonda tra attori e spettatori. Il Teatro delle Ariette non è soltanto una compagnia teatrale, è un’esperienza, una pratica quotidiana alla ricerca del “luogo” dove arte, vita e lavoro convivono e coincidono. Da anni porta avanti anche attività di formazione sul territorio e dal 2015 cura la realizzazione del progetto di teatro di comunità Territori da cucire. Nel 2020 ha ricevuto il Premio ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro.
Il nostro teatro è un teatro di terra, fatto con le mani e vissuto nel corpo. La nostra ricerca teatrale è un cammino attraverso l’umano, un lavoro continuo e paziente per forzare e aprire quella porta che conduce dentro: nel teatro invisibile del cuore. Lì sta il nostro teatro.
19 NOVEMBRE ORE 21
PESARO | TEATRO SPERIMENTALE
Compagnia Umberto Orsini
PASTICCERI,
IO E MIO FRATELLO ROBERTO
con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano
assistente alla regia Elena Tedde
Due fratelli gemelli. Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no, parla bello sciolto. Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li dice come chi non ha altro modo per parlare. Uno è convinto che le bignoline siano esseri viventi fragili e indifesi, l’altro crede che le bignoline vadano vendute, sennò non si può tirare avanti. Il laboratorio di pasticceria è la loro casa. Un mondo che si è fermato alle quattro di mattina, il loro mondo: cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese, tutto si muove, vola, danza e la notte si infila dappertutto. Due fratelli gemelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana, e dove la vuoi aspettare se non in pasticceria? Due fratelli pasticceri, se li vedi abbracciati, sembrano un albicocca. Profumano di dolci e ascoltano la radio, musica, molta musica.
8 DICEMBRE ORE 21
PESARO | TEATRO ROSSINI
SALA DELLA REPUBBLICA
CENA SUL RING
di e con The Faccions
La live performance Cena sul ring è un esperimento di elettronica innestato all’iconografia de L’ultima cena: disposti intorno a un tavolo, i musicisti inscenano un perfetto rituale, tra eufonia e cacofonia, noise music e partiture sacrali.
Come la coda recisa di una lucertola che continua il suo moto privo di senso così è l’insieme dei gesti nella trama autistica del desinare. È l’impressione immutabile di non essere presenti a se stessi, stilizzati in un tempo senza luogo. The Faccions
The Faccions si incontrano da studenti di cinema d’animazione alla Scuola del Libro di Urbino. Suonano insieme da oltre 20 anni e nel tempo hanno sviluppato vari progetti che spaziano dall’art rock al pop sperimentale. Non hanno un repertorio fisso e spesso amano reinventare i propri live. Con i loro ultimi lavori si sono avvicinati sempre di più alle arti performative mantenendo il fuoco sul suono e sulla sua dimensione gestuale e spaziale.