LA TERNA ARBITRALE, I PROPRI LIMITI ED IL MATELICA ROVINANO IL NATALE ALL’ALMA
ALMA JUVENTUS FANO-MATELICA 1-2
ALMA JUVENTUS FANO (4-2-3-1): Meli; Cargnelutti, Brero, Bruno, Paolini; Carpani (30’st Said), Amadio; Ferrara (18’st Nepi), Marino (18’st Parlati), Baldini (39’st Longo); Barbuti (30’st Mainardi). A disp.: Viscovo, Santarelli, Isacco, Zigrossi, Di Sabatino, Rillo. All.: Destro.
MATELICA (4-3-3): Cardinali; Fracassini, Cason, De Santis, Magri; Bordo, Pizzutelli, Balestrero; Peroni (30’st Volpicelli), Moretti, Leonetti (21’st Franchi). A disp.: Martorel, Puddu, Di Renzo, Barbarossa, Rossetti, Santamarianuova, Baraboglia, Calcagni, Masini, Ruani. All.: Colavitto.
ARBITRO: Taricone di Perugia.
RETI: 6’pt Barbuti (A), 46’pt Moretti (M), 9’st De Santis (M).
NOTE: ammoniti Magri, Amadio, Moretti, Brero, Bruno, Volpicelli, Said; angoli 3-5; recupero 1’+5’.
La terna arbitrale, i soliti suoi limiti ed il Matelica rovinano il Natale all’Alma, piegata per 2-1 in rimonta nell’inedito derby di C coi biancorossi. Per questi ultimi matura la settima vittoria stagionale, che li conferma grande rivelazione del torneo, mentre l’ottava sconfitta in campionato lascia solamente l’Arezzo alle spalle dei granata. Il Fano paga probabilmente anche la stanchezza fisica e nervosa accumulata in questo periodo, essendo alla sesta fatica in diciassette giorni. Assai più freschi i rivali di turno, a riposo forzato domenica per il rinvio del duello col Carpi e rispetto a Carpani e compagni con due infrasettimanali in meno sulle gambe. Il fischio d’avvio Taricone di Perugia lo dà alle ore 20 anziché alle 17:30, dopo la richiesta del club fanese di posticipo dell’orario d’inizio avendo riscontrato, nel giro di tamponi di lunedì, una positività al Covid nel proprio gruppo-squadra. Si è pertanto reso necessario, nell’immediata vigilia della gara, un ulteriore esame per tutti, che per fortuna non ha visto emergere altri casi. L’impatto sul match dell’Alma è determinato, ma è il Matelica a farsi minaccioso al 4’ con una promettente ripartenza che Balestrero e Leonetti non riescono a finalizzare. Sul ribaltamento di fronte da uno spunto di Ferrara scaturisce il primo angolo della sfida, sugli sviluppi del quale il fischietto perugino coglie una spinta di Magri ai danni di Barbuti e senza esitare indica il dischetto. Cardinali respinge il tentativo dagli undici metri dello stesso attaccante, che però è il più lesto ad avventarsi sulla sfera ribadendola in rete. Gli ospiti reagiscono con veemenza, guadagnando un’ampia porzione di campo. Il pericolo maggiore il Fano lo corre al 26’ su un cambio di gioco a pescare Bordo, che da posizione defilata costringe Meli ad una parata in due tempi. L’Alma avrebbe le opportunità per riaffacciarsi pericolosamente in avanti, solo che è penalizzata dal suo eccesso di frenesia e quando riesce a saltare la prima pressione subisce il fallo sistematico degli avversari. Al 38’ poi ci si mette pure l’arbitro di traverso, con una clamorosa doppia topica che le nega un gol ed eventualmente un rigore con espulsione annessa. L’episodio incriminato è un intervento di Pizzutelli, che sventa aiutandosi con le mani ed oltre la riga di porta la conclusione in mischia di Brero sulla sponda di Cargnelutti. Dal possibile 2-0 si passa all’1-1, con Moretti che al 46’ insacca di testa sottomisura su assist di Cason a distanza di qualche secondo dal salvataggio in extremis di Bruno su Balestrero. Davvero una duplice brutta botta da assorbire per i granata, graziati al 7’ della ripresa da Peroni di seguito ad uno svarione di Paolini. Il raddoppio è rimandato giusto di un paio di minuti, col capitano del Matelica De Santis che sul corner di Pizzutelli incorna indisturbato. Al 20’ nuovo materiale da moviola per la rabbia dei fanesi ed in particolare del bomber Barbuti, al quale l’assistente Agostino di Cinisello Balsamo, segnalando un dubbio fuorigioco, annulla il 2-2 tra le vivaci proteste dei giocatori di Destro. Qui di fatto si esaurisce anche lo slancio dell’Alma, che si infrange nel muro eretto dagli uomini di Colavitto. Adesso sarà sosta natalizia sino al 10 gennaio, quando il Fano sarà di scena a Trieste. Dal 4 aprirà però il mercato di riparazione, dal quale sarà fondamentale in chiave salvezza per il club presieduto da Fattò Offidani uscire con una rosa effettivamente rinforzata.