L’Alma serve un poker nell’amichevole di Pergola
PERGOLESE-ALMA JUVENTUS FANO 0-4
PERGOLESE: Pollini, Righi, Di Gennaro, Lattanzi, Gambini, Gnaldi, Mancini, Gallotti, Piergentili, D’Emanuele, Carucci. A disp.: Landini, Bonci, Bellucci, Bonanni, Bucci, Lucertini, Marini, Carletti, Patacconi. All.: Clementi.
ALMA JUVENTUS FANO: Voltolini; Sosa (30’st Camilloni), Konaté (27’st Mainardi), Celli; Vitturini (1’st Diallo), Ndiaye (1’st Acquadro), Lazzari (22’st Nacciarriti), Scimia, Setola (1’st Maloku); Germinale (1’st Mancini), Fioretti (1’st Cernaz). A disp.: Ciotti. All.: Epifani.
RETI: 16’st Scimia (A), 19’st Cernaz (A), 36’st Acquadro (A), 45’st Mancini (A).
Esce alla distanza l’Alma nell’ultimo test amichevole prima del debutto ufficiale, in calendario domenica alle ore 17 sul neutro di Urbino ed a porte chiuse (diretta streaming su elevensports.it) contro la Vis Pesaro per la Coppa Italia di C. Allo “Stefanelli” di Pergola i granata si impongono per 4-0 sulla formazione di casa, che militerà ancora in Eccellenza, sbloccandosi nel secondo tempo. Mister Epifani insiste inizialmente col 3-5-2, all’interno del quale mancano quattro potenziali titolari. Magli (puntura di insetto) e Tascone (botta in allenamento) rimangono infatti a riposo precauzionale, il solito Filippini lavora a bordo campo e l’ultimo arrivato Acquadro parte dalla panchina. Sul fronte offensivo fiducia ai veterani Germinale e Fioretti, mentre in mediana col ’97 Vitturini e capitan Lazzari figurano i ’99 Ndiaye, Scimia e Setola. Il Fano mantiene il pallino delle operazioni mostrando una certa intraprendenza sulla fascia sinistra, ma è giusto su angolo di Lazzari, a ridosso dell’intervallo, che sfiora il vantaggio con un’incornata fuori misura di Germinale. Nella ripresa, probabilmente in funzione del derby con gli storici rivali vissini, l’allenatore pescarese conferma poi sei/undicesimi. A dare la scossa ci pensa poco oltre il quarto d’ora di gioco lo sgusciante argentino Cernaz, prima autore dell’assist dal fondo per lo 0-1 autografato dal neozelandese Scimia e successivamente protagonista del raddoppio con un mancino ad incrociare sull’altro palo. Il tris lo serve Acquadro, preciso e potente nella sua conclusione dal limite su invito di Mainardi (fanese doc classe 2001). Il poker lo cala Mancini di testa, proprio sulla sirena finale.