L’Alma si fa raggiungere dalla Samb in un derby sotto la pioggia battente
ALMA JUVENTUS FANO-SAMB 1-1
ALMA JUVENTUS FANO (4-3-1-2): Sarr; Vitturini, Sosa, Konate, Setola; Tascone (16’st Celli), Lazzari, Acquadro; Cernaz (16’st Ndiaye); Filippini, Ferrante. A disp.: Voltolini, Diallo, Maloku, Magli, Fioretti, Mancini, Scimia, Morselli, Selasi, Lulli. All.: Epifani.
SAMB (4-2-3-1): Sala; Rapisarda, Biondi, Di Pasquale, Cecchini; Gelonese, Signori (24’st Di Massimo); Gemignani, Ilari (37’st Zaffagnini), Calderini (37’st Rocchi); Stanco. A disp.: Pegorin, Miceli, Kernezo, Rinaldi, Demofonti, Islamaj, De Paoli, Minnozzi, Panaioli. All.: Roselli.
ARBITRO: De Angeli di Abbiategrasso.
RETI: 3’pt Acquadro (A), 26’st Stanco (S).
NOTE: al 31’st allontanato dalla panchina mister Roselli (S) per proteste; ammoniti Gelonese, Sosa; angoli 4-8; recupero 1’+4’; spettatori 1400 circa, di cui 285 ospiti.
Un tempo per uno ed un punto a testa. Va in archivio così il ventisettesimo derby in campionato tra Alma e Samb, che mettono in scena una sorta di riproposizione della recente sfida di Coppa Italia. Epifani stupisce ancora a livello di scelte, rispolverando il 4-3-1-2 e avvicendando cinque giocatori rispetto all’infrasettimanale. La novità più rilevante è l’impiego di Cernaz, schierato per la prima volta da trequartista. In panchina l’ex di turno Fioretti, che aveva accusato febbre nei giorni scorsi saltando Teramo. Lo stesso problema lamentato nelle file rossoblu da Ilari e Russotto, l’uno recuperato ed in campo dall’inizio e l’altro rimasto invece a San Benedetto. Roselli apparecchia un 4-2-3-1, rinunciando pure all’infortunato Bove. Neanche il tempo di codificare gli schieramenti però, che il Fano la sblocca. Lo fa con Acquadro, la cui pennellata su punizione dal limite sorprende Sala. E’ solamente il 3’ e la Samb accusa il colpo, sudando freddo anche al 17’ su schema da angolo: Filippini batte dalla bandierina, Acquadro fa il velo e Ferrante sbucando solitario dal mucchio spara appena largo. Alma minacciosa pure al 22’, quando sulla sponda area di un ispirato Acquadro la semirovesciata ad alto coefficiente di difficoltà di Filippini si perde di poco sopra la traversa. Per la risposta sambenedettese occorre aspettare il 27’, ma l’incornata di Stanco è imprecisa. Un attimo dopo, mentre la pioggia cade sempre più insistente, Sala preferisce rifugiarsi in corner sul cross di Vitturini palesando una certa preoccupazione. La Samb stenta ad organizzare una reazione seria, consentendo ai fanesi di controllare agevolmente la situazione sino all’intervallo. Ben altro è il piglio col quale i sambenedettesi rientrano dagli spogliatoi per la ripresa, aperta col piede pigiato sull’acceleratore. Si susseguono gli angoli, anche se è sullo spunto in mischia di Calderini sporcato sul fondo da un tocco di un difensore che al 12’ i rossoblu fanno correre un brivido lungo la schiena dei granata. Il gol è nell’aria e arriva al 26’, con Stanco che impatta la palla di testa indisturbato sul piazzato di Ilari e Sarr che scivolando un po’ sul terreno viscido non riesce a contenerla. La replica dell’Alma è affidata a Celli, che alla mezzora con un cross sballato timbra la traversa. Il Fano finalmente esce dal guscio, mancando clamorosamente il 2-1 al 40’ con lo scarabocchio di Ferrante sul corner di Acquadro. Poi non si gioca praticamente più, complice il nubifragio che si abbatte sul Mancini tra la rabbia del pubblico della tribuna esposto all’incessante acquazzone essendo il settore ancora privo di copertura (nella foto ombrelli aperti ed il presidente Gabellini ad assistere alla gara in piedi nei pressi della recinzione). Per i granata è il settimo punto in sette incontri di campionato, un bottino che li attesta a cavallo tra la zona playout e quella salvezza. E domenica altra sfida casalinga, sempre dalle 14:30 con quel Monza di Berlusconi e Galliani oggi sconfitto contro pronostico al Brianteo dal Teramo (gol vittoria di Caidi e brianzoli in 10 per l’espulsione del bomber Cori).