L’ALMA STRAPPA UN PUNTO PESANTE CONTRO L’AMBIZIOSO PERUGIA IN UNA SFIDA APERTA AD OGNI RISULTATO
ALMA JUVENTUS FANO-PERUGIA 0-0
ALMA JUVENTUS FANO (4-3-2-1): Viscovo; Paolini, Brero, Bruno, Monti (1’st Cargnelutti); Carpani (15’st Cason), Amadio, Gentile; Marino (39’st Scimia), Ferrara (29’st Montero); Barbuti (39’st Nepi). A disp.: Meli, Santarelli, Heatley, Sarli, Parlati, Mainardi, Busini. All.: Destro.
PERUGIA (4-3-2-1): Fulignati; Elia, Sgarbi, Angella, Crialese (22’pt Favalli); Sounas (21’st Kouan), Burrai, Vanbaleghem; Falzerano, Minesso (26’pt Vano); Murano (21’st Bianchimano). A disp.: Baiocco, Bocci, Monaco, Konate, Lunghi, Negro, Cancellotti. All:. Caserta.
ARBITRO: Carella di Bari.
NOTE: ammoniti Sounas, Montero; angoli 4-7; recupero 2’+4’.
Nel pantano del “Mancini” finiscono per non farsi del male Alma e Perugia, che si prendono un punto a testa in una partita sulla carta dal pronostico chiuso e sul campo aperta al contrario a qualsiasi esito. La prestazione ed il risultato incoraggiano i granata per il prosieguo, anche se la quota salvezza per il momento si allontana da tre a cinque lunghezze. Mister Destro può contare sull’intero organico, ma fa accomodare in panchina al suo fianco i forse non ancora al meglio Cargnelutti e Parlati e gli ultimi arrivati Cason, Heatley e Montero. Confermato nell’undici titolare invece il primo rinforzo di gennaio Gentile, stavolta da mezzala. Il tecnico di Rivoli torna infatti alla difesa a quattro, rinnovando tuttavia la fiducia agli stessi undici dell’1-1 col Gubbio. Dall’altra parte una sola novità per Caserta rispetto al 3-2 sulla Feralpi, ovvero Sounas per l’infortunato Moscati. Sempre indisponibili Dragomir e Melchiorri, a casa per motivi disciplinari capitan Rosi. Il Grifo prova subito a mettere all’angolo del ring i fanesi, che seppur a denti stretti riescono ad arginare l’esuberanza fisica degli ospiti senza concedere loro occasioni da rete. Il deteriorarsi delle condizioni del fondo di gioco, appesantito dalla pioggia, agevola del resto i panzer biancorossi. Ne fanno comunque le spese Crialese e Minesso, entrambi ko per noie muscolari. Entrano così Favalli ed il gigante Vano, di qui in avanti spesso cercato con palle alte dai compagni. Non cambia il canovaccio nella ripresa, con l’Alma che rientra dagli spogliatoi con Cargnelutti per Monti per irrobustire la retroguardia. Il Perugia aumenta il forcing sfruttando le sponde di Vano, allora Destro al 15’ decide di alzare il muro con l’ingresso di Cason per Carpani ed il ripristino del 3-5-2. Al 16’ ottima chance per Murano sullo spiovente di Vano, ma Viscovo sventa in corner. Al 19’ granata anche fortunati, perché Murano si strappa prima di calciare da posizione favorevole. I fanesi non si lasciano intimorire, producendo anzi ben quattro situazioni per sbloccarla. Al 21’ evita guai peggiori Sgarbi, determinante in scivolata su Barbuti. Gentile ne ha due tra il 22’ ed il 26’, incornando appena largo sull’angolo di Paolini e tirando un panno zuppo imbeccato da Marino. La più nitida è l’ultima della serie e capita sui piedi di Ferrara, che al 26’ in piroetta calcia a lato con Fulignati fuori dai pali. Grande equilibrio sino al 48’, quando Viscovo neutralizza lo spunto sottomisura di Vano e un monumentale Brero s’immola sul tap-in di Bianchimano. Il match-point ce l’ha però in contropiede Amadio, che ritardando l’appoggio per lo smarcato Gentile consente il recupero di Sgarbi. Da martedì si potrà pensare all’altrettanto impegnativo esame di domenica prossima a Padova, preceduto dagli ultimi giorni di un mercato che terminerà comunque all’indomani della trasferta veneta e che potrebbe far giungere a Fano un esterno under (si parla del ’99 della Casertana Vincenzo Polito) ed un valido attaccante in sostituzione di Barbuti se l’attuale numero 9 insistesse per essere ceduto al Carpi.